Intellettuali e politici, modelle e stilisti. Ma anche attori e registi, scrittori e artisti. Mario Dondero e Johnny Moncada, entrambi italiani, entrambi fotografi, entrambi nati il 1928, hanno saputo raccontare il mondo attraverso i loro scatti in modi diversi e raccontando storie spesso lontanissime tra loro, ma con uno sguardo sempre originale che li ha resi celebri nel mondo. Oggi Roma dedica ai fotografi due mostre che sono un regalo per gli occhi e per la mente. Un buon modo, insomma, per passare le feste di Natale.

 

DALLE GUERRE ALLA CALLAS

La biografia di Mario Dondero e il suo portfolio fanno pensare a tante vita in una sola. Partigiano, giornalista e poi l'approdo alla fotografia, i viaggi, le esplorazioni in tutto il mondo, le guerre, gli incontri importanti, le collaborazioni con le principali riviste italiane ed europee. “Le fotografie di Dondero sono dei racconti di cose che ci sono; la loro intensità è tale che sembrano avere una loro esistenza di per sé, non in rapporto a un è-stato; piuttosto sono in relazione a qualcosa che continua anche ora, nel presente”, descrive così il lavoro di Dondero lo scrittore e saggista Marco Belpoliti. Per questo vale assolutamente la pena andare a vedere la mostra dedicata al suo lavoro attualmente allestita alle Terme di Diocleziano a Roma (fino al 22 marzo 2015) corredata da un prezioso catalogo con introduzione proprio di Belpoliti (Electa). Centinaia gli scatti esposti che ripercorrono gli ultimi 50 anni di storia mondiale con naturalezza, originalità, quasi leggerezza. E poi ci sono anche i ritratti dei personaggi famosi che ha conosciuto durante la sua carriera e qui l'elenco è davvero impressionante: Fidel Castro, Francis Bacon, Pablo Neruda, Gabriel Garcia Marquez, Jean-Paul Sartre, Orson Welles, Maria Callas, Pier Paolo Pasolini... Si fanno tanti viaggi in uno grazie a questa mostra. Si viaggia nel tempo e nello spazio grazie alla poesia del colore e più spesso del bianco e nero.

 

MITICI ANNI SESSANTA

Completamente diversa la storia di Giovanni Luigi Moncada, meglio noto come Johnny Moncada, figlio di nobili siciliani che ha iniziato la sua attività fotografica con la pubblicità per poi passare alla moda e all'arte. Per ricordarne il lavoro, fino all'11 gennaio e nell'ambito del Fotografia festival, al Macro di Roma è allestita la mostra From Vera to Veruschka, un percorso in 43 ritratti della modella tedesca che è stata, a partire dagli anni Sessanta, la prima vera top model del mondo. Scatti mai visti, nascosti e dimenticati che oggi trovano finalmente la giusta collocazione nella storia della fotografia italiana. A guardarli ancora oggi si intuisce la modernità e la genialità di uno stile che è stato poi copiato e ripetuto negli anni a venire da decine di eredi e riviste patinate. In occasione dell'evento è stato pubblicato un libro ricco di contributi per capire meglio un'epoca attraverso la visione di Moncada (edito da Rizzoli International). Il senso del bello non va mai fuori moda.

 

Info: archeoroma.beniculturali.it, www.electaweb.it

www.museomacro.org