L'itinerario è merito di lui, Nicola. L'idea di raccontarlo di lei, Elisa. Chi abbia chiesto a chi di sposarsi non lo sappiamo, ma forse non sono neanche fatti nostri. Certo è che Elisa e Nicola sono sposi oramai da tre giorni (la cerimonia è stato sabato sera a Firenze, nella bellissima chiesa della Ss. Annunziata) e sono partiti ieri mattina per il loro viaggio di nozze in giro per l'Italia. La macchina, una Volvo familiare, è stracolma di valigie. E fin qui tutto normale, visto che partono per quasi un mese. Ma tra queste ce n'è una piena piena di guide Touring.
 
Già, perché il viaggio di nozze di Elisa e Nicola è un viaggio particolare: è un Gran Giro di nozze. «Staremo un mese in giro per l'Italia toccando località piccole e piccolissime, sostanzialmente comuni sotto i 13mila abitanti, tranne Reggio Calabria» racconta Nicola mentre guida lungo le strade della Liguria. L'idea è scoprire i tanti piccoli tesori del nostro Paese avendo come guida le pubblicazioni Touring ma non solo quelle. «Per disegnare l'itinerario che è denso denso ho usato le guide e i percorsi suggeriti dal Touring, ma anche libri di viaggio di scrittori che hanno fatto il Gran Tour oltre un secolo fa, come Goethe e Stendhal. E poi seguendo anche un volume del 1908, Travel to Italy trough car and camera, che in qualche modo è stato il progenitore di quel che cerchiamo di fare oggi» prosegue. Un viaggio che verrà raccontato quasi giorno per giorno sul nostro sito.
 
Prima tappa? «Collodi, a poco più di mezz'ora da casa, ovvero Firenze» spiega Nicola. «C'ero andato da bambino e mi piaceva tornarci e poi era di strada, qui abbiamo visitato lo storico giardino di Villa Garzoni» prosegue. «Abbiamo cercato di unire i puntini come in quei giochi della Settimana Enigmistica, cercando di non fare mai tappe troppo lunghe, tenendoci sotto i 200 chilometri al giorno e soprattutto prevedendo di non prendere mai le autostrade se non per un tratto di Salerno-Reggio Calabria». Ma veramente sul vostro calendario la prima tappa era Carmignano... «Vero, ma sai come vanno i matrimoni, abbiamo dovuto finire di distribuire le bomboniere e alla fine siamo partiti dopo le 13. Però la terza tappa, Borgo a Mozzano l'abbiamo fatta» racconta Elisa. E cosa c'è a Borgo a Mozzano? «Un bellissimo ponte ad arco acuto di epoca longobarda, il ponte del Diavolo in origine della Maddalena, tutto lastricato in pietra. Si passa solo a piedi, è una specie di mulattiera. Ma era bellissimo: il lastricato faceva da contrasto con il verde acido del paesaggio circostante, e poi il cielo nero nero sopra le Apuane rendeva tutto fantastico». E stasera dove dormirete? «Questa sera abbiamo pensato di festeggiare degnamente la prima notte di viaggio di nozze e ci fermiamo a Portofino, sperando che il tempo regga per poter mangiare sul porticciolo» prosegue Elisa.
 
E poi? «Domani (oggi ndr) ripartiamo alla volta delle Langhe e di Roero con sosta a Barolo, per assaggiare vini e godere di quel che offrono quei territori». Partenza presto? «Presto, prestissimo. Insomma, vediamo».