Utrecht è una tranquilla cittadina universitaria come molte altre. Gli studenti vanno e vengono dai loro appartamenti condivisi, si studia, si fanno amicizie nuove e ogni tanto ci si concede uno svago. Problemi per la comunità e per la sua amministrazione? Uno, nessuno o meglio centomila. Centomila telai con due ruote, una catena e un paio di pedivelle da spingere
A Utrecht su una popolazione media di 330mila abitanti in 100mila possiedono una bicicletta e la utilizzano tutti i giorni. Il risultato? Parcheggi selvaggi, cumuli di biciclette, pali e cancellate sotto assedio di lucchetti e catene.
Così, non potendo dichiarare guerra al mezzo più “eco-trendy” del momento gli amministratori locali hanno ceduto, e 50 milioni di euro pubblici sono destinati a costruire un parcheggio coperto da 12.500 posti, nei pressi della stazione ferroviaria. Per essere precisi, ad agosto è stato inaugurato il primo spazio che può ospitare 6000 biciclette, entro il 2018 si arriverà alla capienza progettata. Trovare la propria bici se ci si è dimenticati il codice assegnato? Niente di più facile: con un QR Code e uno smartphone si è di nuovo in sella in pochi minuti.
OLANDA, UN PAESE A DUE RUOTE
La notizia che le biciclette prenderanno il posto delle auto nei parcheggi del futuro è un toccasana per chi crede nella sostenibilità delle dueruote (tra cui ovviamente il TCI). L’Olanda è ovviamente all’avanguardia sul tema e ad oggi sono recensiti in tutta la nazione 18milioni di biciclette su una popolazione totale che si aggira sui 17milioni.
I RIVALI EUROPEI

La Cina è “fuori concorso”, ma guardando al Vecchio Continente, Gran Bretagna e Danimarca sono i diretti concorrenti. Così, mentre a Londra si è aperta una vera e propria autostrada dedicata alle due ruote (leggi la nostra news dedicata) a Copehagen, dove un abitante su due utilizza la sua bici tutti i giorni che la regina manda in terra, lo sharing è addirittura dotato di Gps integrato. E Parigi? Nella capitale del Tour de France sono già stati stanziati 150 milioni di euro, nell’ambizione di far diventare la ville lumière la “capitale mondiale della bicicletta”: ah, la grandeur francese.