Il Piemonte è una regione ad altissimo tasso di arte contemporanea un po' su tutto il territorio. Torino ne è la capitale italiana riconosciuta da anni, ma le sorprese più grandi si hanno uscendo dai circuiti urbani. Dal prossimo fine settimana e per tutta l'estate otto stanze del castello di Rivara diventano una sorta di hotel dell'arte con gli allestimenti progettati da otto giovani talenti italiani invitati a reinventare lo spazio. La curatrice e organizzatrice del progetto Roberta Pagani racconta che “la scelta degli artisti è andata verso nuovi nomi, che non hanno mai avuto contatti con l'esperienza precedente del castello di Rivara”. Sì perché questa sede storica, in cui l'arte è sempre stata protagonista, è di proprietà di un notissimo mercante d'arte, Franz Paludetto, che da decenni coinvolge artisti di grande calibro e fama internazionale che qui hanno realizzato e continuano a realizzare le loro opere.

Già di per sé l'edificio merita, per il carico di storia e architettura che può vantare; ma a tutto ciò si aggiunge il working progress creativo che dagli anni Ottanta in poi non ha mai smesso di decorare, cambiare, stravolgere gli ambienti interni ed esterni del castello. Ora il passo successivo: invitare il pubblico a entrare nelle stanze progettate da nuovi artisti in una sorta di “hotel” unico. “La stanza diventerà un luogo privato e intimo nel quale vedere ed esplorare l'opera d'arte con la volontà di riappropriarsi di una dimensione più familiare, oggi persa, di vivere il rapporto con l'artista e la sua estetica”, spiega Roberta Pagani. Elisa Barrera, Riccardo Beretta, Nicolò Degiorgis, Pasquale Di Donato, Derek Maria Francesco Di Fabio, Jacopo Mazzonelli, Cristiano Tassinari e Matteo Vinti sono chiamati a progettare opere site specific, mentre gli ospiti (che possono prenotare con specifiche modalità da scoprire sul sito) possono vivere un'esperienza totale diventando complici del progetto con una donazione. Un modello partecipato molto originale e molto utile a progetti artistici innovativi e interessanti come questo.