Il Giro d'Italia 2020, la cui partenza era programmata sabato 9 maggio a Budapest, è stato rinviato a data da destinarsi. Per non perdere la tradizione, una squadra di scrittori e illustratori appassionati di ciclismo - i "SenzaGiro" - ha deciso di far lavorare la fantasia e raccontare ogni giorno lo svolgimento delle tappe come se la corsa avvenisse davvero, destinando le donazioni di sponsor e privati a una cooperativa sociale della Bergamasca. Il Touring è con loro: giorno per giorno, fornisce i contenuti geoturistici a corredo del racconto della tappa. Trovate:
- sul sito di SenzaGiro il racconto del progetto e le tappe;
- sul nostro sito i contenuti geoturistici - qui la pagina che li raccoglie.
Buon Giro 2020!

Contenuti geoturistici TAPPA 1 GIRO D'ITALIA 2020 

BUDAPEST-BUDAPEST, 8,6 km

di Michele Lauro

Adagiata sulle due sponde di un Danubio già imponente, la capitale d'Ungheria è il punto d'incontro tra l'Est e l'Ovest del Vecchio Continente. Vanta oltre 2000 anni di storia, ma dal punto di vista urbanistico la sua origine risale al 1873, quando furono unite a formare un unico nucleo metropolitano tre città fino ad allora indipendenti: Buda, Pest e Óbuda (l'antico insediamento romano di Aquincum, oggi un distretto di Buda). Invano si cercheranno a Budapest le tracce di quarant’anni di regime socialista, relegate per lo più nelle periferie. Il centro conserva la signorilità e la classe della grande capitale mitteleuropea che fu, e nello stesso tempo un'anima gaudente che si annida nei caffè storici, negli onnipresenti mercati alimentari, nelle innumerevoli enoteche e nelle terme cittadine. Il tracciato della breve cronometro d'apertura del Giro inizia in piazza degli Eroi nel cuore di Pest, storico luogo dei commerci sulla riva sinistra del fiume, pianeggiante e di aspetto prevalentemente otto-novecentesco, quindi raggiunge il Lungodanubio all'altezza del Parlamento. Attraversato il fiume sullo storico Ponte delle Catene si addentra nel nucleo di Buda, la città vecchia sviluppatasi a partire dal XIII secolo sulle ultime propaggini dell’altopiano transdanubiano, per terminare ai piedi della monumentale fortezza.

Ecco cinque tesori da non perdere a Budapest. 

1. Piazza degli Eroi
La scenografica piazza degli Eroi venne aperta nel 1896 per celebrare i primi mille anni di storia dell'Ungheria, calcolati a partire dalla conquista dei magiari. Al centro svetta il monumento degli Eroi con la tomba del Milite ignoto, un semplice monolito di 470 quintali, e alle sue spalle il Millenniumi emlékmu o complesso monumentale del Millennio, formato da due colonnati a emiciclo e una colonna centrale di 36 m sulla quale è posta la statua bronzea dell’arcangelo Gabriele con la corona di santo Stefano. In un sontuoso palazzo classicheggiante ha sede il Museo di Belle Arti, prestigiosa istituzione che raccoglie capolavori di ogni epoca, fra cui anche alcuni Raffaello e Leonardo da Vinci.


 

2. Palazzo del Parlamento
Icona cittadina in stile ‘londinese’, la poderosa architettura neogotica del Parlamento si affaccia sulla riva del Danubio, mentre a ovest prospetta su piazza Kossuth. Sorto tra il 1884 e il 1904 su progetto di Imre Steindl, è caratterizzato da forme frastagliate, con pinnacoli, finestroni e ben 233 statue, e sormontato dall’alta cupola. Le sale interne – scrigno di opere d'arte (affreschi, tele, arazzi) per le quali furono chiamati i più noti artisti ungheresi di fine Ottocento – ospitano il Consiglio presidenziale della repubblica, la Presidenza del governo e i lavori del Parlamento. Nella sala della Cupola, al sommo della scalinata principale, è esposta parte del Tesoro reale fra cui la celebre corona di S. Stefano.


 

3. Terme Széchenyi
In uno sfarzoso complesso a due passi da piazza degli Eroi le terme Széchenyi, intitolate al conte ungherese István Széchenyi, scrittore, teorico e politico, sono le più grandi d'Europa: hanno tre piscine all’aperto e 15 coperte, in un dedalo di vasche con acque termali a differenti temperature. Sebbene l'afflusso turistico abbia inevitabilmente un po' cambiato l'atmosfera dei grandi complessi come questo e le altrettanto scenografiche Gellért, le terme di Budapest restano un punto di incontro e un costume sociale, oltre che naturalmente un luogo di assoluto relax.


 

4. Ponte delle catene
Il primo ponte fisso a unire Buda e Pest fu costruito nel 1839-49 e rifatto nel 1949, dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Lungo 380 m, è sostenuto da catene fissate a due massicci archi-piloni e ornato alle testate da statue di leoni, opera di János Marshalkó. I marciapiedi ai lati delle corsie carrabili, assai trafficate soprattutto di giorno, consentono di attraversare il Danubio proprio nel cuore della città, cogliendo splendide vedute fra cui, dalla parte di Pest, quella della basilica di S. Stefano, capolavoro neorinascimentale della seconda metà dell'Ottocento. La sagoma del ponte è particolarmente suggestiva la sera, quando, ben illuminato, si riflette nell’acqua. 


 

5. Várhegy, la collina della Fortezza 
Alto 50­60 m sul livello del Danubio, lungo 1500 e largo fino a 500, lo sperone di roccia che forma un tutt’uno con la sua Fortezza rappresenta l’emblema storico e artistico di Budapest. Entrando nella Fortezza dalla porta settentrionale, per quiete vie e piazze orlate di antichi palazzi si raggiungono alcune classiche icone della capitale ungherese: la fascinosa chiesa di Mattia, capolavoro del gotico maturo con alcune reminiscenze romaniche; il bastione dei Pescatori, insieme di scalinate, balaustre, torri e camminamenti, spettacolare punto panoramico sul Danubio e su Pest; il Palazzo Reale con i suoi musei, il ‘padre di tutti i palazzi barocchi’ eretto nella metà del Settecento sulle rovine del vecchio fortilizio gotico.

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