"Sono giorni di deviazioni, decisioni inaspettate, cambi di percorso… facciamo pochi chilometri al giorno, ma vuoi mettere il piacere della scoperta all'ultimo secondo?". Elisa e Nicola sono sempre più entusiasti del loro Gran giro d'Italia, che altro non è che la loro inconsueta e straordinaria luna di miele tutta made in Italy (e anche un po' made in Touring). Oggi li troviamo in Romagna, mentre sono diretti verso l'Appennino. Li abbiamo lasciati a Glorenza, val Venosta (vedi tappe precedenti, in basso): che cosa è successo nel mezzo?
L'ALBA AL LAGO DI CAREZZA
"Tu non puoi capire quanta poca gente troviamo sulle strade. Io non tocco il freno per chilometri e chilometri!" esclama Nicola, raccontandoci di come siano arrivati al lago di Carezza la sera, in mezzo agli abeti fitti e con un temporale in vista. "Io volevo vederlo subito, ma la coppia che gestisce la splendida pensione Simhild, un due stelle tutto altoatesino con il profumo di legno nelle camere, ci ha consigliato di andare all'alba, ché ormai era buio. Così ci siamo svegliati presto: la giornata era stupenda, le vette si riflettevano nel lago e non c'era un'anima viva…".
I CONSIGLI DEI LOCALI
Chiacchierando con Elisa e Nicola, si ha la conferma di come i consigli dei locali siano sempre il miglior punto di partenza per scoprire il meglio del territorio. Per esempio. "Un benzinaio al passo Pordoi ci ha detto di prendere la funivia che arriva fino ai 3000 metri: un panorama pazzesco" racconta Nicola. "E la proprietaria di Casa Novecento, il b&b in cui abbiamo dormito a Feltre, che tra l'altro è una bravissima guida, ci ha consigliato di seguire una stradina che il navigatore non prendeva neppure in considerazione: siamo saliti sull'antica via Claudia Augusta, un viottolo che svalica a 910 metri sotto una galleria naturale formata dalle fronde dei faggi". Il piacere del minore e del semplice: sul valico, un bicchiere di rosso e un panino con porchetta fatta in casa all'osteria Ai faggi, dove la proprietaria vive da 48 anni…
VILLE CELEBRI E ARCHITETTURE SCONOSCIUTE
Ma c'è anche cultura, nei giorni di Nicola ed Elisa - e non poteva essere altrimenti, visto che entrambi sono specializzati in storia dell'arte. Anche grazie alle guide Touring, ecco le bellezze di Feltre, le stradine perfettamente tenute della Bandiera arancione Mel, poco lontano, villa Barbaro a Maser, con le meraviglie di Palladio e Veronese; ma anche una meta totalmente sconosciuta, il villaggio Eni a Borca di Cadore. "Era da tanto che volevo andare" racconta Nicola "sono casette costruite da Mattei negli anni Cinquanta per i suoi dipendenti, frutto di un pensiero sociale che avevano in quegli anni. Bisogna proprio andarci apposta per trovarle".



UN'OSTERIA SENZA NOME

"Siamo stati anche all'Osteria senza nome, vicino a Valdobbiadene! Che posto: si entra, non c'è nessuno che ti aspetta, ma trovi salame, prosecco e grissini bibanesi, ti servi da solo, lasci i soldi. E fai merenda in mezzo ai vigneti…". (nella foto a destra) "Poi, dopo Maser, abbiamo deciso di andare verso sud, altrimenti saremmo rimasti sempre nel Nord!" conclude Elisa, raccontandoci della veloce tappa a Sant'Apollinare in Classe, a Ravenna, vissuta in maniera nuova rispetto a quella volta che era stata con il liceo… Alla prossima puntata!

Nella gallery di foto in alto, il lago di Carezza; il passo Pordoi; il villaggio Eni a Borca di Cadore; Mel, Bandiera arancione Tci; la via Claudia Augusta tra Mel e Follina; Valdobbiadene; villa Barbaro a Maser; Elisa (e guida Touring) a Mel. 
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