Si inaugura il 16 ottobre a Venezia, alla Casa dei Tre Oci (alle Fondamenta delle Zitelle 43, a Giudecca), la mostra della giornalista e fotografa milanese Graziella Vigo, che racconta attraverso le sue foto, lo straordinario Paese del Karabakh. A corredo della mostra, è stato realizzato un volume in cinque lingue (italiano, armeno, inglese, francese e russo) edito da Marsilio e ispirato da Joseph Oughourlian, con il sostegno di Amber Capital.

Il Karabakh, oggi Stato indipendente non riconosciuto internazionalmente noto come Nagorno Karabakh, lo ricordiamo, è territorio asiatico dell'Azerbaigian dove si parla l'armeno. E la mostra di Graziella Vigo vuole essere proprio la testimonianza visiva, attraverso le immagini, di questo territorio arroccato sui verdissimi monti caucasici, rimasto intatto nel corso dei secoli, con 300 villaggi fuori dal tempo.

L'autrice ha definito la sua esperienza “...un viaggio nella storia e nel tempo, un viaggio dell'anima nel silenzio delle montagne, monasteri millenari, tra gente semplice, generosa e gentile dall’ospitalità leggendaria.” Un lungo viaggio di mesi in Artsakh, come gli armeni chiamano il Karabakh, durante il passare delle stagioni, dalla primavera del melograno all’uva dell’autunno, dall’alba al tramonto, per migliaia di chilometri, e spesso nella notte illuminata solo dalla luna.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 salvo il martedì fino al 10 novembre. Ingresso libero. Info: tel. 041.2412332 e qui.