Ha senso esporre a Milano i Bronzi di Riace in occasione dell'Expo? La domanda viene spontanea dopo il clamore suscitato dalla dichiarazioni di Vittorio Sgarbi nei giorni scorsi. Nominato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ambasciatore delle Bella Arti per Expo 2015, ruolo che di per sé non vuol dire nulla, Sgarbi non ha perso tempo per lanciare la sua proposta: portare la coppia di bronzi in mostra a Milano per i sei mesi della rassegna milanese. L'ambizione di Sgarbi è quella di esporre a Milano un simbolo della civiltà universale in modo da «emancipare l'Expo dal rischio di diventare – parole di Sgarbi – un Expo degli ignoranti». «Non c'è niente che si possa muovere più dei Bronzi. È normalissimo e giustissimo, non c'è problema ad averli a Milano come simboli dell'Italia» aveva detto il critico d'arte. «Solo che l'operazione si scontrerebbe con la 'ndrangheta che li tiene in ostaggio in Calabria» ha aggiunto.
 
Ovvie le risposte piccate di chi non ha nessuna intenzione a far spostare le due statue, come la Soprintendente dei Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, che intervistata dall'Ansa ha sottolineato «le fragilità strutturali delle due statue, emerse anche dalle campagne di restauro di questi anni». Mentre i politici locali invitano i visitatori a prendere un aereo per andare ad ammirare i Bronzi direttamente a casa loro, nel museo nazionale archeologico della Magna Grecia, a Reggio. Contrario anche Salvatore Settis che in un editoriale su Repubblica ha sottolinea come «la cultura non sia un'impresa di traslochi, e anche quando un'opera sia trasportabile non è detto che debba essere movimentata in continuazione».
 
La proposta di Sgarbi non è nulla di nuovo. Nell'autunno dello scorso anno, durante gli stati generali della cultura promossi dal Sole 24 ore. In quell'occasione fu Benito Benedini, presidente del Gruppo 24 Ore, a lanciare la provocazione: «Perché anziché lasciarli in un deposito, dove sono ora, non li portiamo a Milano e li trasformiamo in un testimonial di un Expo da milioni di visitatori, con un ritorno futuro poi anche per il turismo in Calabria?». Una provocazione che aveva già trovato l'opposizione netta dei politici calabresi: «giù le mani dai Bronzi. Chi vuol venire e vederli scenda a Reggio». Possibilista il ministro della Cultura Franceschini: «Legittimo il dibattito sull'opportunità di portare all'Expo i Bronzi di Riace. Ma la priorità è stabilire se possono viaggiare altrimenti discutiamo a vuoto». Per questo ha deciso che sarà una commissione di esperti interni ed esterni al Mibact a decidere se i Bronzi si possono trasportare.
 
 

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