I più fortunati le avevano scoperte nel 2011 in occasione della mostra Fare gli italiani allestita per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Altri le hanno potute vedere in televisione quando Fabio Fazio le scelse per una trasmissione Rai. Finita la festa, però, le Officine grandi riparazioni, OGR, di Torino sono tornate nell'oblio collettivo. Uno spazio troppo grande da gestire e bonificare (figuriamoci riscaldare). Fino a quando la Fondazione Crt ha deciso di investire nella cattedrale della storia industriale della città cento milioni di euro lanciando un cantiere che, in mille giorni, ha compiuto un bellissimo miracolo.
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
Dal 30 settembre le OGR tornano a essere patrimonio della città con i loro 20mila metri quadri di superficie per 16 metri di altezza. E questo considerando solo il maestoso edificio principale, poi c'è tutto il resto. “Da un punto di vista progettuale le nuove OGR sono il risultato di una vision coraggiosa”, racconta il segretario generale della Fondazione Crt e direttore generale delle OGR Massimo Lapucci “era indispensabile fare di questa cattedrale della storia industriale di Torino uno dei motori dello sviluppo del territorio”. Per questo le Officine sono il nuovo hub di sperimentazione e produzione di contemporaneità aperto al mondo. Le destinazioni d'uso saranno quindi molteplici: dalla ricerca artistica a quella scientifica, tecnologica e industriale, fino all'enogastronomia.
PER INIZIARE TRE SETTIMANE DI FESTA
Per un simile progetto di riqualificazione una serata inaugurale non è sufficiente. Ed è per questo che, da sabato 30 settembre a sabato 14 ottobre, le OGR festeggiano con un vero e proprio Big Bang. Concerti gratuiti e arte contemporanea riempiranno gli spazi con l'entusiamo che meritano. Tra i concerti previsti quello di Giorgio Moroder, di Elisa, dei Chemical Brothers, tutti a ingresso libero con prenotazione. E poi tre progetti site specific contribuiranno a dare un'anima contemporanea allo spazio dove un tempo si fabbricavano e riparavano le locomotive dei treni. Tre gli artisti coinvolti: la star internazionale William Kentridge, l'italiano Patrick Tuttofuoco e Arturo Herrera.
Tra le grandi opere di recupero degli ex spazi industriali questa si annuncia come una delle più ambiziose del mondo. Torino torna così a essere protagonista di una rivoluzione culturale che è solo all'inizio.
Info: OGR Officine Nord, corso Castelfidardo 22; www.ogrtorino.it.