Da nove anni Reggio Emilia ha trovato la sua vocazione artistica con il festival Fotografia Europea, un appuntamento diventato ormai un classico per tutti quelli che hanno interesse nelle immagini scattate da maestri del passato e giovani professionisti di oggi. La manifestazione, promossa dal Comune, dopo la recente inaugurazione prosegue fino al 15 giugno.
 
Tante le mostre allestite in vari luoghi cittadini che hanno come filo conduttore la riflessione sullo sguardo, prendendo spunto dal lavoro del maestro Luigi Ghirri, protagonista di una retrospettiva a lui dedicata ai Chiostri di San Pietro dal titolo Pensare per immagini. Ma se Ghirri è il padre putativo della fotografia italiana contemporanea, a Reggio Emilia hanno deciso di investire su molti altri temi affascinanti: dal libro fotografico alla fotografia e al surrealismo, fino alle visioni più originali. Difficile non rimanere ipnotizzati davanti alle immagini di artisti e reporter di fama mondiale che raccontano la storia e le storie del passato e di oggi, senza filtri intellettuali e, talvolta, nemmeno ottici.
 
Questa edizione di Fotografia Europea ha anche un'ospite d'eccezione: la storica agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947. Quella di Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, per intenderci. Ma anche di Herbert List, protagonista a sua volta di una retrospettiva, The magical in passing, ai Chiostri di San Domenico. Non si può rimanere indifferenti di fronte ai suoi ritratti in bianco e nero che rappresentano una testimonianza diretta della Storia con la s maiuscola.
 
Tra le location più interessanti in città da non perdere il Palazzo dei musei, oggetto di un intervento di ristrutturazione a firma Italo Rota, che mette in dialogo le collezioni storiche con arte e fotografia contemporanea, a partire dall'opera Alfabeto di Claudio Parmiggiani realizzata nel 1973 e fotografata proprio da Luigi Ghirri. I motivi per arrivare a Reggio Emilia sono davvero tanti. Tutti con una bella immagine.