Tutto nacque per far conoscere meglio, ai cittadini europei, i vicini di casa e di Unione. Nel 1985 fu istituita quindi la Città europea della cultura, un'iniziativa che ha ottenuto sempre maggiori successi e che, in alcuni casi, ha rilanciato l'immagine stessa delle comunità coinvolte. Basta pensare al caso di Genova che, nel 2004, ebbe l'occasione di valorizzare a pieno il porto e tutta la parte antica subendo una vera e propria trasformazione estetica e culturale.

Preciso il calendario per i prossimi anni che prevede, fino al 2018, assegnazioni già stabilite (per il 2014, per esempio, saranno Umea in Svezia e Riga in Lettonia). Dal 2019 sono invece individuati gli Stati a cui spetterà l'onore, a cominciare da Italia e Bulgaria, per arrivare fino al 2033 con ancora l'Italia e i Paesi Bassi. La prima scadenza è andata visto che, entro il 20 settembre, le candidate dovevano presentare il loro progetto al Parlamento europeo. Da nord a sud si è scatenata una bella gara per dimostrare il meglio del proprio patrimonio artistico e culturale e come valorizzarlo ulteriormente per farlo scoprire anche agli altri cittadini europei.

La lista ufficiale conta 21 città. In ordine scrupolosamente alfabetico si va da Aosta a Bergamo, poi Cagliari, Caserta, Città diffusa Vallo di Diano e Cilento con la Regione Campania e il Mezzogiorno d'Italia, Erice, Grosseto e la Maremma, l'Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Siena, Siracusa e il Sudest, Taranto, Urbino, Venezia con Nordest. Non invidiamo chi dovrà decidere perché sono tutte città con tanto da raccontare e verrebbe voglia di sostenerle tutte. Per sapere chi spunterà questa sfida tra colossi bisogna però aspettare il maggio 2015 quando verrà emesso il verdetto.

Nel frattempo chiediamo a voi: chi vorreste come Capitale europea della cultura nel 2019 in rappresentanza italiana?