Questa è una delle notizie dedicate a Pasqua e Pasquetta 2016. Eccole tutte:
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Da vent'anni nessun visitatore ci aveva messo piede. Ora il famosissimo tempio di Nettuno a Paestum, uno dei più belli del mondo greco, riapre le sue "porte": sabato 26 marzo e domenica 27 marzo, giorno di Pasqua, sarà possibile entrarci e ammirarlo dall'interno.

L'IDEA DEL DIRETTORE
L'idea è del nuovo direttore del parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel. “Un’esperienza unica" ha spiegato Zuchtriegel "quella di entrare in un tempio greco di 2500 anni fa, qualcosa che bisogna condividere con tutti i visitatori. Il primo giorno che presi servizio sono entrato e ho subito pensato che bisognava attivarsi in tal senso”. Sarà dunque possibile passeggiare tra le colonne doriche del tempio, costruito intorno al 470 a.C. dai greci della colonia di Poseidonia, e la cella dove era custodita la statua della divinità. 

Sembra poi che da fine aprile, una volta terminata l’installazione di apposite passerelle, anche gli altri due templi del sito archeologico di Paestum saranno accessibili all’interno. Si entrerà quindi pure nel tempio di Hera (detto anche "Basilica") e in quello di Atena (detto anche di Cerere): un'esperienza davvero impareggiabile, che permetterà ai visitatori di immergersi ancor meglio nell'antica Magna Grecia. Suggestioni assicurate anche durante Paestum di notte, il nuovo appuntamento che nel periodo compreso tra il 21 luglio e il 9 settembre vedrà l'apertura notturna di Paestum ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica. 

I NUOVI STUDI SUI TEMPLI
L'annuncio dell'apertura di Paestum è stato dato contemporaneamente a quello di nuove scoperte realizzate nel sito archeologico. Un team di ricercatori, coordinati da Luigi Petti, del dipartimento di Ingegneria civile dell’università di Salerno, e da Uwe Dorka, dell’Istituto di ingegneria delle costruzioni dell’università di Kassel, assieme alla Soprintendenza archeologica, hanno installato sensori per il monitoraggio sismico del pavimento, delle colonne e delle architravi proprio del tempio di Nettuno.

E hanno scoperto che nel costruire la struttura gli architetti decisero di utilizzare due tipi diversi di travertino: quello usato per le colonne è più resistente, mentre per le decorazioni e le cornici si è sfruttata un’arenaria più facilmente lavorabile. Questo per evitare crolli in caso di terremoti: se ci fosse stato un sisma, infatti, il colonnato avrebbe fatto da cuscino tra piedistallo e architrave, comportandosi in maniera "elastica". “Meraviglia questa competenza degli architetti greci" ha detto Zuchtriegel. "È interessante verificare ora se questa scoperta di Paestum troverà riscontri negli altri due templi qui e in altre località dell’Italia meridionale e della Grecia”.

Info su www.museopaestum.beniculturali.it