Il Guatemala è uno Stato dell’America Centrale, grande un terzo dell’Italia. Guardando la cartina, è il primo dopo il Messico degli staterelli centroamericani; ha quasi 13 milioni di abitanti e non si può certo definire un Paese tranquillo: negli ultimi anni infatti colpi di stato e focolai di guerra civile hanno reso la situazione piuttosto pericolosa. Da un anno circa il Guatemala si è normalizzato, e così è diventato una tappa irrinunciabile per le ragazze di Donnavventura, nel loro Grand Tour 2015 nel Centro America.
Dopo Messico e Belize, la nostra inviata Sara e le sue compagne hanno dedicato 9 giorni al Guatemala. Tra le esperienze più emozionanti che sicuramente troveranno spazio nel racconto tv che vedremo da gennaio, il sito Maya di Tikal, presso San Ignacio; la piccola capitale, Città del Guatemala, l’escursione in battello sul Rio Dulce presso Antigua e soprattutto il mercato di Chichicastenango, uno dei più importanti, conosciuti e colorati di tutto il centro America.
Ce lo racconta nel suo diario di viaggio Michela:
«Non conoscevo quasi nulla sullo stato del Guatemala. C’era una sola cosa che associavo alla parola Guatemala ed era un piccolo zainetto di tela, comprato da mia madre e mio padre al mercato di Chichicastenango 25 anni fa. Ho sempre adorato quello zainetto, perché è leggero e solamente guardandolo mette allegria, con i suoi colori vivaci. Ebbene, al mercato di “Chichi”, ora, ci sono realmente stata e ho realizzato che il Guatemala per me non era un luogo sconosciuto. Ho capito che il Guatemala è bello proprio perché è autentico. E’ un paese ricco di scenari naturali sensazionali: un insieme di paesaggi, immersi nel verde e nella natura, di altopiani, laghi, giungle e vulcani.
A proposito del mercato di Chichicastenango, ecco cosa scrive la nostra inviata Sara: «Lo scenario e il paesaggio nei nostri primi giorni in Guatemala è caratterizzato da grandi montagne ricoperte di piantagioni di palme, banane e caffè. (...) Per la strada incontriamo un gruppo di donne con bambini avvolti in tessuti e trasportati a zainetto dietro le loro spalle, che in mezzo alla pioggia e al freddo percorrono svariati chilometri in mezzo alle montagne per raggiungere il mercato, dove donne, uomini e bambini vendono qualsiasi cosa: cibo, frutta tropicale,  gessi, maschere, ceramiche, tessuti, mobili in legno che vedo lavorare davanti a me da un signore anziano e un bambino che avrà meno di 8 anni. Scambio di polli (vivi) da portare a casa, perché qua in Guatemala il pollo è un piatto molto popolare. Il mercato è pieno. Comincia alle 7.00, e va avanti per tutta la giornata, tutti i giovedì e le domeniche del mese. Non è turistico come mi aspettavo, si incontrano certamente viaggiatori provenienti dall’estero ma la quasi totalità della folla è guatemalteca, elemento che lo rende ancora più bello e affascinante...»
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