Al Museo delle Culture di Milano dal 25 marzo all'11 settembre è in programma la mostra Joan Miró - La forza della Materia.
Ecco le notizie dedicate a Joan Miró in occasione della mostra:
Dieci cose da sapere su Joan Miró in occasione della mostra al Mudec di Milano
- Tutte le info sulla mostra 
La casa-studio di Joan Miró a Maiorca. Insieme al nipote dell'artista
e poi:
- La vita e le opere di Joan Miró in dieci punti (da leggere in un minuto)

Apre venerdì 25 marzo la mostra di Joan Miró al Mudec (Museo delle culture) di Milano. Si tratta di 115 opere realizzate tra il 1931 e il 1981, in esposizione fino all'11 settembre 2016 (qui la nostra scheda evento).

Ecco dieci cose da sapere prima di visitarla: un breve riassunto per scoprire la storia, le amicizie, le influenze del grande pittore catalano. E poi ammirarla dal vivo.

1. IL TITOLO 
La Forza della Materia - questo il titolo della mostra del Mudec - sottolinea la responsabilità del pittore catalano di Barcellona nell'aver voluto “assassinare la pittura“ e il cavalletto, in favore di forme di espressione artistiche che andassero oltre la tela, dagli arazzi alla ceramica.
2. IL PERCORSO ARTISTICO
Al Mudec sono esposte importanti opere, provenienti dalla Fondazione Miró, situtata sulle colline di Montjuïc, che raccontano l'avventura umana e il percorso artistico del pittore. Mirò, possedendo un innato senso del colore, riuscì a vincere con la sua caparbietà tutti gli ostacoli di un ambiente culturalmente ristretto, i divieti del severo padre che lo avrebbe voluto ragioniere e la povertà dei primi anni, fino alla scoperta dell'ambiente artistico cosmopolita parigino degli anni Venti del Novecento.

 
3. L'AMICIZIA CON PICASSO
La sua amicizia ricambiata per tutta la vita con l'altro grande artista iberico, Pablo Picasso, più vecchio di lui di 15 anni, favorita all'inizio dall'omaggio di da una torta tipica catalana (una Ensaïmada) di cui Picasso era ghiotto e dall'introduzione, singolarmente generosa, di Picasso del giovane Miró nel decisivo circolo dei galleristi e collezionisti nella capitale francese.
4. IL RAPPORTO CON LA NATURA
Nella mostra al Mudec si evince il rapporto intenso di Miró, sempre coltivato e difeso, con la natura e in particolare con la campagna di Tarragona, l'ambiente rurale e la vita e i costumi tradizionali dei contadini, vissuto nelle lunghe estati adolescenziali nella fattoria dei nonni a Mont-Roig. Un rapporto che si traduce immediatamente nelle sue opere dove appaiono oggetti, citazioni, strumenti di quell'universo primitivista, trasformati in sculture e in pitture.
5. LA SCOPERTA DELL'AMERICA
Altro tema evidente è "la scoperta dell'America": Miró si è ispirato al movimento dell'Action Painting e di Jackson Pollock, in particolare a quelle di Alexader Calder e alle sue sculture cinetiche (i mobiles).
6. L'INFLUENZA DI DUCHAMPS
Altrettanto importante è l'influenza di Marcel Duchamps, grande innovatore dell'arte del primo Novecento grazie ai suoi oggetti ritrovati e ritrasformati. Nelle opere di Miró si riconoscono martelli, rubinetti, cappelli di paglia, tronchi d'albro, arti di bambole, zucche...

7. I RAPPORTI CON LE ARTI
Percorrendo la carriera del pittore sono evidenti i rapporti di Miró con le altre arti: la letteratura (Miró fu amico di Ernest Hemingway, con il quale si esercitava anche nella nobile arte del pugilato e al quale vendette anche una famosa opera, La fattoria, ora al Moma di New York); la musica (fu grande appassionato di jazz e di Duke Ellington che gli dedicò un famoso concerto nel 1966 nel villaggio medievale di St. Paul de Vence, nel sud della Francia); e in particolare la danza. Miró fu infatti l'artefice delle grandi tele realizzate per il boccascena dei teatri dove si esibiva la compagnia dei Ballets Russes di Sergej Djagilev.
8. IL LEGAME CON L'ARCHITETTURA
La modernità sorprendente e la grande capacità di innovazione di Miró si riflette anche nei suoi rapporti con l'architettura e le grandi archistar del tempo, da Le Corbusier a Josep Lluís Sert, alla scuola tedesca della Bauhaus...

9. LA RELAZIONE CON L'ITALIA
Evidenti e poco noti anche i rapporti con l'Italia ( le sue opere sono da Ventimiglia a Milano a Roma) e gli artisti italiani, da Valerio Adami a Ugo Mulas.
10. L'ESSERE SPAGNOLO
Colpisce il ruolo di ambasciatore della nuova Spagna risorta alla democrazia e alle libertà artistiche e civili dopo la morte, nel 1975, del dittatore, il caudillo Francisco Franco e soprattutto dopo la scomparsa nel 1973, dell'altro grande “testimonial” iberico, Pablo Picasso. Il tuolo fu cementato anche dalla stretta amicizia con il re Juan Carlos, vicino di casa a Palma, sull'isola di Maiorca, dove Miró visse e lavorò negli ultimi trent'anni della sua vita e dove morì il giorno di Natale del 1983, a 90 anni.

INFORMAZIONI
Joan Miró. La forza della materia
Mudec, Museo delle Culture, via Tortona 56, Milano
Tutte le info pratiche sulla nostra scheda evento