Circa vent'anni fa nasce a Roma l'Associazione del Teatro Patologico per mano dell'attore e regista Dario D'Ambrosi, ispettore Canton nella serie tv ispirata a Romanzo criminale, e interprete anche in produzioni internazionali come The Passion e Titus. L'idea è quella di trovare un punto di contatto tra il teatro e le persone che soffrono di disturbi mentali e gravi problemi psichici. Una sfida complessa che si trasforma in una scuola di formazione che permette a persone altrimenti escluse dalla società di esprimere sul palco le proprie emozioni. I risultati sono stati tanti e tali che le produzioni realizzate dai teatranti patologici cominciano a ottenere successi in mezzo mondo, da Parigi a Londra, passando per Amsterdam, New York e San Francisco.

Una buona occasione per capire di cosa si tratta è lo spettacolo Hamlet Hallucinations che andrà in scena l'1 e il 4 ottobre a Roma. Scritto e diretto da D'Ambrosi, è una trasposizione psicotico-contemporanea di uno dei grandi classici di Shakespeare. Amleto in questo caso è un giovane schizofrenico vittima e portavoce della cultura del dubbio e il celebre “essere o non essere” assume improvvisamente una sfumatura completamente diversa e originale. Gli attori Giacomo Rocchini e Mauro F. Cardinali, nella prima parte dello spettacolo, si cimentano in un duetto tra il principe impazzito e la personificazione delle sue paranoie. Sotterrato fino al collo, Amleto è perseguitato dalle voci in eterno. Nella seconda parte dovrà avere a che fare anche con il becchino che cura lo stesso cimitero in cui è seppellito, interpretato dallo stesso D'Ambrosi. Anche qui dialoghi surreali e un po' folli che danno, per assurdo, una nuova linfa al dramma shakespeariano. Difficile rimanere immuni da una visione che si fa esperienza emotiva anche per il pubblico. Lo spettacolo, in lingua inglese, replicherà poi per tre settimane, dal 17 ottobre al 3 novembre, al La MaMa Experimental Theater Club di New York.