Domodossola, bella cittadina e capoluogo dell'Ossola, un territorio dell'alto Piemonte incuneato nella Svizzera, vanta una storia antica, una storia legata ai transiti di mercanti e pellegrini. Infatti da qui si dipartono vari itinerari transalpini che da Sud delle Alpi si dirigono verso la Svizzera: il più celebrato passo del Sempione, ma anche il passo S. Giacomo e, attraverso la val Vigezzo, il passaggio a Locarno, in Ticino.
Ma sapete come si chiamano gli abitanti di Domodossola? La regione si chiama Ossola e gli abitanti della regione ossolani; si si potrebbe aspettare quindi che gli abitanti del capoluogo si chiamassero domodossolani. Invece no. Si chiamano domesi. E sapete perché? Perché la città è chiamata da tutti Domo e non Domodossola. Per cui il gioco è fatto: da Domo, domesi...
Il nome Domodossola, l'antica Oscela Lepontiorum, ossia Oscela dei Leponzi, prende il nome dal fatto che era nell'alto medioevo l'unica pieve (da cui duomo) dell'Ossola. Passata alla storia recente per essere stata capitale della Repubblica partigiana dell'Ossola (nel 1944), oggi Domodossola ha un pregio in più: quello di rappresentare per l'opinione pubblica corrente, la lettera D. Curioso vero? Eppure è assodato che dovendo usare la D per dettare un nome si dice sempre D come Domodossola; il fatto è tanto vero che gli abitanti stanno progettando di registrare il marchio e porre all'ingresso della città proprio due grandi “D”.
CHE COSA NON PERDERE A DOMODOSSOLA
Il turista che approda a Domodossola deve recarsi in piazza del Mercato, il luogo simbolo della città, uno slargo circondato da eleganti edifici signorili del Quattrocento-Seicento; successivamente la tappa è la collegiata dei Santi Gervasio e Protasio cbe conserva una preziosa tela di Tanzio da Varallo (San Carlo che comunica gli appestati). Infine, terza tappa, d'obbligo, è la visita del Sacro Monte Calvario, posto sulla sovrastante colina di Mattarella sul luogo ove sorgeva l'antico castello saccheggiato due volte dai Vallesani nel Quattrocento. Il complesso, che si compone di 12 cappelle e della chiesa-santuario, è tutelato come Riserva naturale speciale (nella foto sopra) e come Patrimonio dell'Umanità Unesco.
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I DINTORNI DI DOMODOSSOLA
Il territorio ossolano vanta numerosi borghi di pregio tra cui diversi certificati dal Tci con la Bandiera arancione per le loro caratteristiche turistico-ambientali. Sono Macugnaga, Vogogna, Malesco e Santa Maria Maggiore.
 
Macugnaga, la più famosa, in fondo alla vale Anzasca è ai piedi del Monte Rosa che presenta verso i paese la maestosa parete est, chiamata himalayana per la sua imponenza. Vogogna è un borgo storico di pregio con un bel castello visconteo. Malesco e Santa Maria Maggiore si trovano invece nella val Vigezzo, chiamata anche la valle dei pittori, celebre per la dolcezza del suo paesaggio immortalato in tante tele.
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