Basta dire Chiavenna e perlomeno in Lombardia la prima reazione è sempre “ah, la festa dei crotti”. Già, perché la cittadina della provincia di Sondrio è nota per la Sagra dei crotti (quest'anno dal 12 al 14 settembre) che dalla metà degli anni Cinquanta anima le fine estati della zona a colpi di gnocchetti chiavennaschi (simili ai pizzocheri ma senza verdure), costine alla pioda e brisaola. Sì, brisaola e non bresaola. Perché se in Valtellina si produce la bresaola che tutti conosciamo, a Chiavenna e dintorni fanno la brisaola. Che è diversa non solo per una vocale, ma per sostanza (leggermente affumicata) e per forma, più irregolare, e sapore, più marcato.
 
CHE COSA SONO I CROTTI
Ma che cosa è esattamente un crotto? È una piccola costruzione costruita intorno a delle cavità naturali (in dialetto sorei) createsi in seguito a un'antica frana sul versante sud della cittadina. Qualcosa di più di una semplice cantina visto che la temperatura è costante, 8 gradi tutto l'anno, e il luogo non è pensato solo per immagazzinare derrate alimentari, ma per una convivialità da osteria con tanto di salette e camini. Così se oramai è vero che crotto è diventato sinonimo di osteria popolare dove assaggiare durante tutto l'anno la sostanziosa cucina locale, è altrettanto vero che durante la Sagra si ha l'occasione di entrare in crotti privati che altrimenti sarebbero chiusi. Questi vengono tenuti aperti da diverse associazioni locali che così facendo finanziano le loro attività.
 
A CHIAVENNA E LUNGO LA VALLE SPLUGA
Ma la Sagra dei Crotti è anche l'occasione buona per conoscere il capoluogo della Valchiavenna che da qualche anno è stato insignito della Bandiera Arancione Tci, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, e programmare delle escursioni in valle. Perché Chiavenna, oltre ad avere un bel centro storico che ruota intorno al fiume Mera, è anche un ottimo punto di partenza per scoprire la valle Spluga, magari a piedi seguendo il trekking via Spluga. Un sentiero di 65 chilometri che parte da Chiavenna e arriva a Thusis, in Svizzera, seguendo l'antica via che collegava la parte inferiore delle Alpi con la valle del Reno e la Germania. Un percorso che di recente è stato attrezzato e segnalato in modo da poter ripercorrere i passi dei mercanti che nel medioevo portavano sale, stagno e altri beni su e giù dal passo Spluga.
 
Oppure si possono percorrere, magari in bicicletta, i sentieri della val Bregaglia che in breve porta al confine svizzero e di qui al passo del Maloja. Anche rimanendo a Chiavenna, tra una mangiata in un crotto e l'altra, c'è davvero molto da vedere: da palazzo Vertemate alla collegiata di S. Lorenzo, dal parco della Marmitte dei giganti allo scenografico parco botanico del Paradiso. E quando ci si stanca si sa dove andare a ristorarsi.
 
PER SAPERNE DI PIU'
Sagra dei Crotti: www.sagradeicrotti.it
Bandiere Arancioni Tci: www.bandierearancioni.it
Trekking Via Spluga: www.viaspluga.com