La curiosità maggiore sarà vedere l’effetto che fa un concerto per pianoforte ambientato nella tromba delle scale. Non scale qualunque, certo: ma l’atrio e lo scalone d’onore del palazzo del Touring Club Italiano di corso Italia dove sabato 21 e domenica 22 si terranno quattro (gli altri si terranno nella Sala del Consiglio) degli otto concerti di Piano Touring. Curiosità che poi è anche l’essenza di Piano City Milano. Portare la musica del pianoforte in posti diversi, insoliti, dove nessuno ha mai pensato di mettersi a suonare salvo poi scoprire che in effetti sono location perfette per un grande concerto o una semplice suonata.
Alla quinta edizione, Piano City per la prima volta sbarca anche nel palazzo del Touring. A cento anni dalla sua costruzione la sede di corso Italia 10 ospiterà otto concerti davvero per tutti i gusti. Merito anche dei pianoforti ibridi messi a disposizione da Casio: una novità nella novità.
L’AMBIENT DI RENZO VITALE
A far risuonare le prime note, sabato alle 14, sarà Renzo Vitale, compositore italiano che da anni vive in Germania ed è alla seconda esperienza con Piano City. «Ho già suonato due anni fa alla rotonda della Besana: era all’aperto e a tarda notte, visto che il buio è molto propizio per la mia musica» racconta. Questa volta sarà al chiuso e di primo pomeriggio, però avrà l’occasione di saggiare l’acustica dello scalone con la sua esibizione di musica contemporanea.

E il suo parere sull’acustica sarà da tenere da conto, visto che accanto alla carriera di pianista Renzo Vitale ha sviluppato anche una carriera di ingegnere acustico che l’ha portato a lavorare alla Bmw dove si occupa non di impianti radio, come ingenuamente si sarebbe portati a pensare, ma di progettare l’acustica dei veicoli, dall’isolamento del rumore dell’abitacolo a tutti gli aspetti legati alle vibrazioni del materiali.

Ma sabato si occuperà solo di musica. «Suonerò mie musiche visto che sono anche compositore. Ho smesso di fare un repertorio classico e cerco un mio linguaggio musicale più onesto e sincero. Sabato farò 4/5 pezzi dal primo album per pianoforte solo, e poi la seconda parte sarà più indie ed elettronica: al piano affiancherò i sintetizzatori e verrà fuori qualcosa che è difficile da definire, tra l’ambiente e il trip hop» racconta.
PINO DE VITA, IL PIANOFORTE E IL JAZZ
Originali anche le musiche di Pino de Vita, che sarà di scena domenica alle 15, con pezzi del suo solido repertorio contemporaneo. Con 50 anni di carriera alle spalle e la capacità di intrecciare il linguaggio del jazz con timbri che rimandano a John Cage (l’ideatore del pianoforte preparato). De Vita a Piano Touring si esibirà con pezzi tratti dagli ultimi due dischi e dal prossimo, Incoherent piano.
Per De Vita questa è la seconda esperienza a Piano City: «La manifestazione è fondamentale per mischiare i generi e contaminarli» sottolinea. «Ma è anche fondamentale per far conosce la musica a un pubblico più ampio: le maestre dovrebbero portare gli alunni per fargli scoprire la varietà e la bellezza, per fargli capire le immense potenzialità della musica» racconta De Vita, che per 40 anni è stato anche insegnante nelle scuole medie, affiancando il lavoro a scuola a quello di musicista iniziato negli anni Sessanta con I Giganti e proseguito con gruppi di rock jazz e una solida carriera di pianoforte solista.
LA CLASSICA DI IRENE VENEZIANO
Come è solida la carriera di Irene Veneziano, che da anni svolge attività concertistica in giro per il mondo, facendo incetta di premi e benemerenze. Entusiasta di Piano City: «Penso sia un’ottima iniziativa: la maggior parte delle persone sono lontane dalla musica classica solo perché non hanno mai avuto occasione di avvicinarsene realmente. Grazie a Piano City molti scoprono un interesse che non avevano mai considerato prima». Interesse che nel caso di Irene Veneziano verrò stimolato con l’esecuzione di «musiche brillanti di importanti autori dell'Ottocento romantico come Chopin e Liszt».
Musiche classiche che verranno però suonate con uno strumento diverso come il pianoforte ibrido creato da Casio, il Celviano Grand Hybrid. «Lo conosco già molto bene: l'ho suonato per la presentazione nazionale al Teatro Alla Scala di Milano in ottobre e in alcuni concerti in Germania. È un ottimo strumento: la tastiera è molto comoda e simile a quella dei pianoforti acustici; inoltre si può realizzare un'enorme gamma dinamica davvero insolita per un pianoforte digitale».
Questi alcuni dei protagonisti di Piano Touring. Per scoprire gli altri non resta che venire sabato e domenica. Che musica sia.
 
INFO
Per maggiori informazioni su PianoCity Milano, ecco la nostra news dedicata.
Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.
I CONCERTI AL TOURING CLUB ITALIANO
Sabato 21
Ore 14 - Renzo Vitale (contemporanea, impro, musiche originali, elettronica)
Ore 15 - "4 mani all'opera" - FuegoDuo: Silvia Lama e Matteo Farnè (L. v. Beethoven, G. Bizet, J. Brahms, P. I. Tchaikovsky)
Ore 16 - Nina Esiava (classica: Bach, Schubert, Rachmaninov, Scarlatti, Chopin)
Ore 17 - Irene Veneziano (classica: Chopin, Granados, Liszt)
Domenica 22
Ore 14 - Tra classica e jazz - Duo Peruzzi-Zanaboni: Silvia Peruzzi e Silvia Zanaboni (B. Evans, G. Fauré, G. Gershwin, F. Poulenc)
Ore 15 - Pino de Vita (contemporanea, musiche originali)
Ore 16 - Concerto a sei mani - PianoTrio Artemisia: Roberta Raro, Irene Maria Salerno e Federica Grassullo (classica: C. Debussy, W. A. Mozart, S. Rachmaninov , G. Verdi, N. G. Rubinštejn)
Ore 17 - Davide Campanella (classica: Scarlatti, Beethoven, Chopin)