L’Unesco l’ha inserita nell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, e da luglio 2015 è Patrimonio dell’Unesco.
La Guida verde del Touring già da tempo la indica fra i luoghi assolutamente da non perdere in Sicilia, e fra le due stelle Touring a Palermo (assieme alla cattedrale, a S. Giovanni degli Eremiti e ai capolavori d’arte conservati a palazzo Abatellis).
Parliamo della Cappella Palatina, capolavoro d’arte arabo-normanna in queste ore al centro di discussioni e polemiche fra Curia, Regione Siciliana e Stato italiano che ne rivendicano la proprietà e di conseguenza la gestione, anche economica.
Ma di che luogo si tratta, e perché è così famoso e così importante per Palermo (e non solo)?
La cappella palatina si trova all’interno di Palazzo dei Normanni, detto anche Palazzo Reale, ma storicamente ha una dignità autonoma e un valore artistico immenso. Fu fatta costruire tra il 1130 e il 1143 per volere di re Ruggero II. Era una delle tappe d’obbligo del Grand Tour, amata e citata da molti, da Goethe a de Maupassant.
Danneggiata dal terremoto del 2002, fu sottoposta a restauri – finanziati in gran parte dal mecenate tedesco Reinhold Würth con quasi tre milioni di euro–, conclusi nel luglio 2008.
MOSAICI BIZANTINI E ARTE ARABA
I suoi interni costituiscono uno dei più alti esempi di integrazione fra architettura e arti figurative. La ricchezza dei decori è impressionante, in particolare quella dei mosaici bizantini che rivestono tutte le pareti in alto delle navate. Su tutti spicca il Cristo Pantocratore benedicente, all’interno della cupola. Il soffitto in legno della navata centrale, inoltre, è decorato con intagli e dipinti di stile arabo (muqarnas). In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica e del paradiso coranico.
Solo dal 3 luglio 2015 è Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Una proclamazione che ha fatto prevedibilmente salire il numero dei visitatori: se nel 2014 erano stati 370mila, nei primi 7 mesi del 2015, infatti, si sono già superate le 200mila presenze. Il biglietto intero costa 12 euro, ridotto da 10 a 2 euro, per un indotto economico di 2 milioni di euro annui. Ed è anche su questi numeri che si è scatenata la bagarre politico-economica.
Per informazioni e visite, consultate il sito ufficiale www.cappellapalatinapalermo.it