C'è un pezzo di storia d'Italia nella didascalia originale dell'immagine (qui sotto) proveniente dall'Archivio Tci: «Milano, 19/5/1956. Oggi alle 17, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi (di ritorno dalla Svizzera dove ha presenziato alle celebrazioni per il cinquantesimo del Traforo del Sempione) ha consacrato l'inizio di un'altra grande impresa destinata al progresso delle comunicazioni: l'autostrada Milano-Napoli. La cerimonia della posa della prima pietra è avvenuta presso San Donato Milanese alla presenza anche dei Ministri dei Lavori Pubblici e dei Trasporti, Romita e Angelini».

UNA REALIZZAZIONE A TEMPO DI RECORD
Enfasi retorica a parte, il cantiere dell'Autostrada del Sole grazie a uno status giuridico ad hoc marciò a tempi di record sia in rapporto ai mezzi tecnici di allora sia pensando al tema critico delle autorizzazioni da parte degli Enti locali di oggi: avviato a partire da Milano, l'8 dicembre 1958 fu inaugurato il tratto fino a Parma (ma il ponte sul Po fu aperto nel giugno 1959), il 15 luglio 1959 arrivò a Bologna Sud e il 3 dicembre 1960 fu completato il tratto appenninico con arrivo a Firenze. Il 22 settembre 1962, il presidente del consiglio Fanfani e il capo dello Stato Segni inaugurarono il tratto Roma-Capua; fu invece Aldo Moro il 4 ottobre 1964 a celebrare l'apertura del tratto fra Chiusi e Orvieto (foto sotto), ponendo fine al cantiere e alle dispute tra Umbria e Toscana sul tracciato dell'Autosole.

AUTOSOLE, UN'OPERA TITANICA
Detto che il costo dei 755 chilometri di tracciato è stato stimato in oltre 270 miliardi di lire (al 1964), è interessante sottolineare che il cantiere richiese 15 milioni di giornate lavorative per la realizzazione che richiese, tra l'altro, la costruzione di 853 tra ponti e viadotti, 572 cavalcavia e 38 gallerie (235 delle quali a doppia carreggiata. Dettaglio curioso, il sistema di pedaggio dell'Autostrada del Sole rappresentò la prima applicazione su larga scala dell'informatica in Italia: i tagliandi che si ritiravano all'ingresso erano in realtà schede perforate che permettevano il calcolo automatizzato del pedaggio al momento dell'uscita (foto sotto). La scelta di questo supporto per l'esazione dei pedaggi ai tempi catapultò l'Autosole nell'Olimpo delle infrastrutture ad alta tecnologia. Per almeno un decennio ingegneri e tecnici vennero da tutta Europa e anche dagli Stati Uniti per studiarne da vicino gli innovativi dettagli.

Immagini: Archivio del Touring Club Italiano.