Ci sono musei che riaprono e musei che rinascono. È il caso del Museo Storico Alfa Romeo di Arese, alle porte di Milano e a pochi passi da Expo 2015. Museo nei fatti chiuso dal 2009, come sottolineato proprio dal Touring che, nell'ambito del volume e dell'iniziativa “Tesoro Italia”, l'aveva inserito ancora recentemente tra il “patrimonio negato”, l'eredità culturale che è indispensabile difendere e valorizzare per il futuro del Paese. Museo rinnovato, che pochi giorni è stato tenuto a battesimo da Sergio Marchionne, in occasione dell’anteprima mondiale del nuovo modello Giulia destinato a segnare il rilancio del marchio.
LA MACCHINA DEL TEMPO
Una nuova nascita che vede il museo, meritatamente aperto al pubblico sei giorni alla settimana, assumere il nome di “La macchina del tempo - Museo Storico Alfa Romeo” e trasformarsi nel cuore di quello che il marketing definisce “brand center” del marchio Alfa. Oltre ai tradizionali bookshop, caffetteria e centro documentazione, l'affiancano infatti una pista prove, spazi per eventi e uno showroom con delivery area per i clienti delle versioni più esclusive.
UN MUSEO TUTTO NUOVO
“La macchina del tempo” ospita i pezzi più significativi della collezione storica Alfa Romeo in un allestimento sviluppato dall'architetto Benedetto Camerana che ha ridisegnato la funzionalità di quello che un tempo era il complesso direzionale dello stabilimento di Arese, risalente agli anni Settanta. L’elemento chiave è la struttura “rosso Alfa” che attraversa gli edifici: dalla pensilina d'ingresso fino all’inizio del percorso espositivo; un innesto architettonico ben visibile dalla vicina autostrada dei Laghi. Sottolinea i tratti identitari del marchio insieme all'installazione luminosa che apre verticalmente l’edificio e vuole ribadirne la continuità stilistica con luci, parole e segni di stile.
SETTANTA AUTO ESPOSTE
Il nuovo percorso di visita propone in settanta (anzi, per i pignoli, in 69) modelli sia una storia del marchio milanese sia un racconto dell'evoluzione del concetto di automobile. Dalla prima vettura 24HP prodotta da A.L.F.A, sintesi 105 anni fa di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, alle leggendarie vincitrici delle Mille Miglia come la 6C 1750 Gran Sport di Tazio Nuvolari, dalle 8C carrozzate Touring Superleggera alla Gran Premio 159 “Alfetta 159” campione del Mondo di Formula 1 con Juan Manuel Fangio; dalla Giulietta, vettura iconica degli anni Cinquanta-Sessanta, alla 33 TT 12.
LA VISITA DEL MUSEO ALFA ROMEO
Gli spazi del museo Alfa Romeo rinnovato si articolano su tre piani, corrispondenti ad altrettanti filoni: la Timeline, che rappresenta la continuità industriale; la Bellezza, che unisce stile e design; la Velocità, sintesi di tecnologia e leggerezza. La Timeline occupa l’intero piano 1, con una selezione delle 19 auto più rappresentative dell’evoluzione del marchio, ciascuna accompagnata da un pannello informativo multimediale. È inoltre prevista una “memoria interattiva”, postazione da cui i visitatori possono accedere ad approfondimenti sulla storia dei modelli: l’installazione “Quelli dell’Alfa Romeo” racconta come in più di 100 anni sia nata una leggenda grazie al lavoro di migliaia di uomini che hanno contribuito alla crescita dell’azienda.
 
IL PIANO 0 DEL MUSEO ALFA
Al piano 0 si svolge il percorso della Bellezza, articolato in aree tematiche: da “I maestri dello stile”, che riunisce nove grandi esempi di design di ogni epoca, a “La scuola italiana”, dove sono esposte le auto realizzate negli anni Trenta e Quaranta dalla carrozzeria Touring con il marchio Superlegger; senza dimenticare “Alfa Romeo nel cinema”, “Il Fenomeno Giulietta” e “Giulia: disegnata dal vento”, con i modelli che accompagnano la crescita economica e del gusto dell'Italia di fine Novecento.
IL TEMPIO DELLA VELOCITÀ
Il piano interrato è dedicato interamente alla Velocità, area emozionale sviluppata per avvicinare gli appassionati alle protagoniste della leggenda Alfa Romeo, a partire dallo spazio multimediale che riunisce le interpreti delle competizioni tra le due guerre, fino all’esordio nella F1, al “Progetto 33” e “Le corse nel Dna”. Si entra poi nel Tempio delle vittorie, spettacolo di immagini, suoni e filmati che presenta i 10 più grandi trionfi della storia Alfa. Concludono la visita le “bolle emozionali” dedicate all’esperienza del mondo Alfa Romeo, con filmati a realtà virtuale a 360 gradi, e una sala con poltrone interattive per assistere alla proiezione in 4D di filmati dedicati ai successi della casa automobilistica.
LE PERPLESSITÀ
Gli alfisti più sfegatati non sono disposti a perdonare né alla proprietà torinese né alle istituzioni l'abbandono e sistematica distruzione della storica sede milanese del Portello – oggi si discute di ri-costruirvi sopra lo stadio del Milan abbattendo i padiglioni di Fieramilanocity degli anni Ottanta – seguiti dalla desertificazione degli impianti di Arese, con la dispersione di un enorme capitale di conoscenze e di materiali di documentazione, prototipi, elementi meccanici ad alta tecnologia. In rete circolano perciò feroci critiche al nuovo museo, giudicato come una operazione di puro marketing perché riporta alla luce solo 70 auto Alfa Romeo – il precedente allestimento ne metteva in mostra ben 110 – nonostante il fondo museale ne comprenda più di 250, secondo i dati di Museimpresa (associazione promossa da Assolombarda e Confindustria). La speranza è che il successo del rilancio del marchio permetta di ampliare “La macchina del tempo”, facendo leva su mostre temporanee che permettano di “toccare con mano” anche gli esemplari che oggi restano chiusi negli hangar.
INFO
“La macchina del tempo - Museo Storico Alfa Romeo” è visitabile tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle ore 10 alle 18, con prolungamento orario fino alle 22 il giovedì (www.museoalfaromeo.com). Biglietto 12 euro, ridotto 8 euro. Il museo si raggiunge dallo svincolo Lainate/Arese della autostrada A8/A9 Milano-Varese-Chiasso, qui la mappa.