Pronti, attenti, via. Inizia oggi e va avanti fino a domenica sera la terza edizione di Detour, il festival del cinema di viaggio di Padova che si propone come luogo di incontro per esplorare il tema del viaggio nel mondo del cinema. Il cuore dell'evento è ovviamente il concorso internazionale, che quest'anno prevede sette pellicole in competizione. Si tratta di cinque opere di fiction due documentario, di queste ben cinque sono in anteprima italiana. Tra queste il film bosniaco For Those Who Can Tell No Tales di Jasmila Žbanić regista già Orso d'oro a Berlino nel 2006 (venerdì alle 23), il documentario The Stone River (sabato alle 14,30) del fiorentino Giovanni Donfrancesco che racconta dei lavoratori della pietra che a inizio '900 giunsero nel Vermont per lavorare nelle più grandi cave di granito del mondo e Hope (sabato alle 22.30) di Boris Lojkine, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Cannes, il camerunense Léonard e Hope, una donna nigeriana, cercano di fuggire in Europa attraversando il continente africano.
 
Oltre al concorso un omaggio a Jeff Nicholos, gli incontri di Only Bike Padova, con la proiezione (venerdì alle 10.30) di Vento il documentario di Paolo Casalis, Stefano Scarafia e Pino Paci che racconta il viaggio su due ruote dell'equipe del Politecnico che vuole creare una ciclabile lungo il Po da Torino a Venezia. E a seguire un incontro sulle potenzialità del cicloturismo cui prenderà parte anche Jacopo Zurlo del Centro studi Touring. Sempre venerdì ma alle 19.30 alla sala Fronte del Porto – PORTOastra Giuseppe Cederna racconterà i suoi viaggi e i suoi incontri nello spettacolo Le mille anime dell'India. Mentre sabato mattina, su prenotazione, workshop di carnet di viaggio con Stefano Faravelli. Ciak, si viaggia.