Si tiene dal 20 al 22 settembre a Udine il 99° Congresso nazionale del Club Alpino Italiano. In occasione del 150° anno di fondazione il CaI ha voluto fare il punto sui Club alpini all'inizio del Terzo Millennio e ha organizzato un incontro internazionale al quale prendono parte i Club alpini di Gran Bretagna, Germania, Spagna, Slovenia, Austria, Turchia, Sudafrica e Mongolia.

L'incontro internazionale ha l'obiettivo di confrontare le diverse esperienze portate avanti in contesti differenti e di studiare il ruolo che i vari Sodalizi potranno svolgere nel prossimo futuro e le modalità migliori per restare al passo con i mutamenti della società di oggi. Al Congresso, organizzato dalla Società alpina friulana, Sezione di Udine del CAI, presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi della città friulana (via Tomadini, 30). parteciperà, fra gli altri il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi in qualità di moderatore alla prima sessione dei lavori in calendario per le ore 16.30 di venerdì 20; tema: il rapporto dei Club alpini con le altre organizzazioni. Non è a caso la scelta di affidare a Iseppi la moderazione de dibattito, cui partecipano fra gli altri Damiano Di Simine di Legambiente, Raniero Maggioni di Wwf Italia, Massimo Gavagnin di Agesci e Giampietro Marchesi della Società Speleologica; il Touring Club Italiano è da sempre il principale partner del Cai a livello nazionale, legato da comunanza di valori e di principi, nonché dall'essere stato coeditore per 80 anni della celeberrima collana Guida dei Monti d'Italia.

“A Udine intendiamo superare gli orizzonti del nostro quotidiano, in un confronto, iniziato ormai da tre anni, con gli altri Club alpini, europei e non”, ha dichiarato il presidente generale del CAI Umberto Martini. “L'evoluzione della società, con la quale abbiamo il dovere di adeguarci, non avviene nello stesso modo in Paesi diversi. Di conseguenza è molto utile approfondire le strategie e condividere le buone pratiche con i Sodalizi stranieri e le altre associazioni che operano nel mondo della montagna. Il confronto è sempre positivo”.

Operativamente la tre giorni di Udine sarà divisa in quattro sessioni della durata di mezza giornata ognuna che indagheranno rispettivamente e il rapporto dei Club alpini con le altre organizzazioni, la forma istituzionale e le modalità operative dei diversi Sodalizi, la promozione e la valorizzazione della cultura alpina e la tutela e sviluppo delle regioni montane. In programma inoltre anche cinque laboratori tematici, che intendono raccogliere gli stimoli delle sessioni iniziali e sviluppare proposte operative e concrete.