Gli amici della associazione Iubilantes cammineranno per quasi un mese sulla Via Francigena Renana (Grande Romweg) che li condurrà dal Reno al Po. Troverete su questo sito il racconto in diretta del loro viaggio. Seguiteci numerosi!
Lasciamo con un certo dispiacere Isola (1280 m) e la bella locanda di Martino, "targata" 1722, accompagnati dal caloroso saluto del nostro locandiere. Ci viene spontaneo pensare ai tanti illustri ospiti di quelle antiche mura ...il fascino della Via Spluga sta anche in questo suo straordinario passato. Riprendiamo il cammino con destinazione Campodolcino e poi Chiavenna.
Circa 20 km in quasi costante discesa nell'aspro scenario della valle San Giacomo, costellata da antiche frane, e del suo impetuoso torrente Liro. Si scende verso Campodolcino in un bella abetaia e si entra nel borgo dopo essere passati da un ampio spazio ricreativo e dopo avere attraversato un bel ponte (nuovo) coperto.
A Campodolcino ci attendono al Mu.Vi.S., Museo della Via Spluga e della Valle San Giacomo, un museo davvero speciale, unico in Italia, che documente la storia della Via e la vita e le tradizioni del suo territorio. Dopo il "rito" del timbro delle credenziali (per noi il timbro storico della Val San Giacomo), una breve visita e salutiamo Enrica, direttrice del Museo e riprendiamo il cammino, non senza passare dal pittoresco ponte "romano"  che caratterizza la bella cittadina.
SUI CAMMINI DELLA REGINA
Da questo momento il nostro cammino coincidera' anche con il tracciato deI "Cammini della Regina" e in parte con il cammino "Sui passi di Luigi Guanella", amatissimo neosanto locale.
Lungo il percorso si succedono piccoli antichi nuclei abitati molti dei quali restaurati e abitati. Uno di questi e' il Vho (guado) dove un curioso cartello il legno elenca le distanze dalle grandi citta del mondo. Clamorosamente sbagliata la distanza da Roma...
Altri nuclei invece abbandonati recano il segno di antiche rovinose frane di cui restano ancora  enormi blocchi. Alcune case addirittura sorgono tuttora "intorno" a enormi blocchi quasi inglobandoli. Insomma, una natura maestosa  che lascia ovunque segni della propria potenza ma che l'uomo da sempre tenta di arginare. Arriviamo cosi al Santuario di Gallivaggio cuore spirituale della valle, costruito sotto una minacciosa parete strapiombante sul luogo di una miracolosa apparizione.
Qui ci aspetta il nostro amico Guido, illustre storico, che ci accompagna nella visita al bellissimo monumento di forme secentesche (1615). In chiesa un masso ricorda il luogo della miracolosa apparizione  della Madonna e un insolito organo ricorda il tempo in cui i valligiani cercavano fortuna a Palermo.

Riprendiamo il cammino e attraversiamo ciò che resta dell'antico nucleo di Vallesegna distrutto da frana. Proseguiamo in direzione San Giacomo Filippo dove Guido ci aspetta per la visita al secentesco pregevole Santuario di san Guglielmo e per la visita alla coeva  Parrocchiale dedicata a San Giacomo. Notevole il culto Jacopeo, segno di un vero cammino di pellegrinaggio. Terminate le visite ci rimettiamo in cammino verso Chiavenna attraversando la frazione di Bette (celebre per i crotti) e verso  il nostro punto tappa. Purtroppo pero' due dei nostri camminanti hanno subito infortunio e devono abbandonare il viaggio. Un vero peccato. Siamo molto dispiaciuti.