Milano continua a crescere. Non solo in altezza con i tanti palazzi in costruzione o di recente inaugurati, come la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in via Pasubio opera del duo di archistar svizzeri Herzog & de Meuron. Milano cresce culturalmente grazie a nuovi spazi espositivi che le stanno dando sempre più lustro in patria e all'estero. Ultimo in ordine di tempo l'Osservatorio fotografico della Fondazione Prada che vanta anche una location unica e già di per sé da non perdere: la Galleria Vittorio Emanuele II, quinto piano per la precisione.

 

 

DENTRO FUORI

Situato al quinto piano (accessibile in ascensore) tra lo showroom e la Feltrinelli, lo spazio è diviso a sua volta in due piani con enormi vetrate affacciate proprio sulla copertura della Galleria Vittorio Emanuele. Effettivamente è un osservatorio privilegiato sul salotto buono di Milano, l'ottagono, al livello della cupola in vetro e ferro realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867.

 

 

La prima mostra allestita è titolata Give me yesterday ed è a cura di Francesco Zanot (dal 21 dicembre al 12 marzo 2017) che propone un percorso con più di 50 lavori di 14 autori italiani e internazionali. Il progetto esplora l'uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dagli inizi del Duemila a oggi. I fotografi, ciascuno a modo suo, hanno messo in scena la propria lettura della vita intima e personale. Una sorta di grande murale che oltre a essere appunto una versione visiva del diario è anche una pagina aperta per capire a che punto è la ricerca fotografica contemporanea.

 

 

Info: apertura da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20, sabato e domenica 10-20. Ingresso 10 euro; fondazioneprada.org.