Nel cuore dell’Umbria si rinnova il tradizionale appuntamento gastronomico di fine estate con la Festa della Cipolla di Cannara, alla sua 36esima edizione, ormai punto di riferimento nazionale per questa tipologia di evento.


TRADIZIONE UMBRA
La coltivazione della cipolla è parte integrante della storia del paese in provincia di Perugia. Ve ne è traccia già in alcuni scritti del 1500, mentre a fine Ottocento venivano utilizzate tecniche avanzate per migliorarne qualità e produzione che alla fine del secolo scorso ha superato l’80 per cento del totale regionale.

Oggi la coltivazione della cipolla a Cannara è ancora curata a mano e con metodi tradizionali ben lontani dalle colture intensive di massa, in cui la passione e la fatica dell’uomo fanno la differenza.


LA FESTA A SETTEMBRE
Nel 1981 un "manipolo di avventurieri" diede vita alla prima edizione della festa aprendo case e cantine del borgo agli avventori. Nel tempo, anche grazie a numeri che parlano di oltre 220mila presenze annuali, l’organizzazione si è evoluta anche grazie all’istituzione dell’apposito Ente Festa della cipolla. Oggi cinque stand (Giardino fiorito, Locanda del Sorcurato, El cipollaro, Il cortile antico, Il cacciatore e Il castello) assicurano con strutture coperte decine di migliaia di pasti con cucina di altissimo livello ispirata alla regina della festa che impreziosisce i tanti piatti proposti nei menù.

Per l’edizione 2016, gli stand apriranno martedì 31 agosto e chiuderanno domenica 11 settembre con pausa il 5 settembre. La festa si inserisce nel più ampio cartellone del Settembre cannarese, cartellone che prevede mostre e iniziative artistiche che culmineranno con i festeggiamenti del patrono, san Matteo, il 21 settembre.

CANNARA, ARTE ED EVENTI
La Festa della cipolla dà un altro assaggio di sé, poi, in versione invernale. Si replica, infatti, con ‘La Festa della cipolla winter edition’ dal 7 al 11 dicembre, appuntamento di successo con spazi al coperto e schema classico della versione settembrina. Durante l’anno il paese rivive le proprie tradizioni anche attraverso altri appuntamenti: i giochi popolari dedicati a san Biagio e la Festa della Vernaccia nel periodo pasquale. La vernaccia, vino passito rosso ottenuto da uva cornetta, è l’altro prodotto tipico di Cannara.

Il borgo di circa 4mila abitanti conserva diversi richiami al periodo francescano. Qui il Poverello di Assisi ideò il terzo ordine francescano e la celebre Predica agli uccelli ben ritratta da Benozzo Gozzoli. Sulla sommità della frazione cannarese di Collemancio, gli scavi guidati dal professor Bizzozzero, tra il 1932 ed il 1938, portarono alla luce i resti di un antico Municipio romano denominato Urvinum Hortense. Dal 2009 è possibile ammirare ancora intatti mosaici, vestigia e reperti archeologici nel nuovo Museo comunale di Cannara che nel corso della Festa della cipolla rimarrà aperto sino a tarda serata.

Info: www.festadellacipolla.euwww.comune.cannara.pg.it/turismo-e-cultura