Entro metà gennaio sarà operativo un nuovo network europeo di collegamenti in autobus a lunga distanza, in concorrenza con i bus verde fluo del leader continentale FlixBus e quelli bianchi dello storico consorzio Eurolines. Migliore novità per chi ama viaggiare in autobus in Italia (e non solo) non poteva esserci

Mentre i pullman rossi di Busitalia Fast stentano ad ampliare la rete nazionale – nel Sud la Sicilia resta off limits anche per loro, non solo per FlixBus – la nuova iniziativa si propone con caratteristiche innnovative, a partire dal concetto di non costituire un gruppo monolitico con unico nome e livrea ma di realizzare un consorzio operante in codesharing, come già avviene per le compagnie aeree.

I FRANCESI DI OUIBUS COME CAPOFILA
Annunciato a metà dicembre e pienamente operativo entro gennaio, l’accordo vede capofila – ha chiuso il 2017 con 4,3 milioni di passeggeri e un market share nazionale del 48,1 per cento – l’operatore francese Ouibus, “costola” su gomma delle ferrovie francesi Sncf e ha come partner le autolinee Marino di Altamura in Italia (170 bus in flotta) e gli spagnoli di Alsa, già titolari di oltre 50 collegamenti internazionali da e per Spagna e Portogallo. In più, per la Gran Bretagna, la nuova iniziativa coinvolge gli inglesi di National Express: non solo un gigante con una flotta di 29mila bus, ma soprattutto il partner locale del consorzio Eurolines.
LA NUOVA RETE DI COLLEGAMENTI
Detto che ogni operatore in più su un mercato in concorrenza vuol dire servizi migliori e prezzi più accessibili per i viaggiatori, il code sharing Ouibus-Marino-Alsa-National Express servirà a breve 10 Paesi europei, dal Portogallo a Gran Bretagna e Olanda verso Nord e l’Italia verso Sud, su più di 300 destinazioni differenti per un totale di 12mila collegamenti disponibili. L’originale scelta di mantenere l’identità delle aziende, nazione per nazione, dovrebbe inoltre rappresentare una leva per facilitare la crescita dei servizi senza costosi investimenti in comunicazione o in software gestionali.

LA SFIDA A FLIXBUS
L’iniziativa di Ouibus è chiaramente una sfida a FlixBus che, in realtà, ha parecchie lunghezze di vantaggio non solo in fatto di collegamenti disponibili (100mila quotidiani) ma soprattutto di estensione della rete: i bus verde fluo viaggiano ogni giorno - dalla Norvegia alla Croazia, alla Romania, giusto per fare un esempio – in ben 20 Paesi del continente. E offrono standard teutonicamente uniformi in fatto di comfort degli autobus, disponibilità di prese elettriche e wifi a bordo, senza dimenticare la possibilità – molto apprezzata dai più giovani – di gestire acquisti e prenotazioni dalla app dello smartphone (in 17 limgue), senza ulteriori intermediari.

LA STRATEGIA DI OUIBUS
Ottimista sui risultati del duello con FlixBus è Roland de Barbentane, direttore generale di Ouibus. «Questa alleanza continentale permette ai partner di entrare in nuovi mercati in modo smart, con investimenti contenuti e senza correre il rischio di eccedere nell’offerta di posti a bordo. Al contrario. Consente a tutti e quattro i protagonisti di questa collaborazione in code sharing di ottimizzare rotte e indici di riempimento dei mezzi, garantendo il rispetto di tre fattori chiave: sicurezza, capacità di rispondere in modo flessibile alle esigenze del mercato, attenzione al cliente e alle sue esigenze».