Sono partiti in 24 dalla sede del Touring Club Italiano, in corso Italia 10 a Milano, per ricomporre, idealmente e non solo, la geografia umana e territoriale di un’Italia incontrata sui pedali. Sei giorni e oltre 700 chilometri dopo, i ciclisti della Carovana Milano-Roma hanno finalmente fatto il loro ingresso nella capitale, salutati da un’accoglienza in guanti bianchi. Davanti alla sede Rai di Saxa Rubra, punto d’incontro con i cicloamatori della città, la comitiva si è infoltita: erano in quaranta circa, manubri alla mano, ad accompagnare i partecipanti lungo la via Flaminia, via Veneto, fino a Piazza del Quirinale, dove alle 17 li attendeva per un saluto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta. Scortati da una pattuglia della polizia locale, i 24 pedalatori hanno sfilato per le strade di Roma, chiuse al traffico per il loro passaggio, circondati dall’entusiasmo dei passanti.

È la conclusione di un viaggio, ma non la fine di un’esperienza. «Ringrazio il Touring Club Italiano a nome del Presidente del Consiglio e a titolo personale, in quanto appassionato di bicicletta», ha detto Gianni Letta, confessando ai partecipanti di possederne addirittura quattro. «La velocità è nemica della riflessione e pedalare è un modo straordinario per fruire dei paesaggi, dei monumenti, del territorio, con la giusta lentezza. La vostra iniziativa è ancora più importante perché tesa, non solo a promuovere un mezzo di locomozione, ma anche a valorizzare le bellezze del nostro Paese».

Uno slogan riassume il senso dell’impresa: «Tornare in sella». Fuor di metafora, è un invito all’Italia di oggi, perché si rimetta in piedi e trovi nuovo slancio nella costruzione di un futuro comune. «Mi auguro che gli italiani tutti sentano l’orgoglio, il gusto, il dovere e la responsabilità di tornare in sella per far camminare questo paese», ha concluso Letta, ringraziando uno ad uno i 24 ciclisti con una stretta di mano. Prima del commiato, il presidente del Touring Club, Franco Iseppi, ha consegnato al sottosegretario il Decalogo della bicicletta, una sorta di manifesto in dieci tavole elaborato dal sodalizio per ricordare il valore sempre attuale del mezzo su due ruote.

La giornata e il viaggio della Carovana ciclistica si sono conclusi a Palazzo Poli, sede dell’Istituto nazionale per la grafica, dove si è inaugurata la mostra itinerante del Touring “Girare l’Italia! Il turismo alle origini della nazione”, aperta al pubblico fino al 24 giugno. Una rivisitazione per immagini, tratte dal patrimonio fotografico del Centro di documentazione del Tci, dei primi 20 anni di storia del sodalizio, dal 1894 al 1914, quando la stagione d’oro della bicicletta accendeva i riflettori sui nuovi temi del viaggio.

«“Girare l’Italia!” è il primo frutto dell’intesa avviata con il Touring Club Italiano per approfondire insieme le tematiche storiche e i luoghi del turismo culturale nel nostro Paese, con particolare riguardo alla produzione dei viaggi pittoreschi in incisione, tra Sette e Ottocento, e al souvenir come prodotto della cultura visiva»», ha detto Maria Antonella Fusco, direttrice dell’Ing, dando il benvenuto alla comitiva dei ciclisti e ai soci Touring intervenuti all’evento. «Con la sua tradizione di mostre e approfondimenti di alto livello specialistico, l’Istituto conta di poter contribuire, attraverso la riflessione e la ricerca storica, a una ripresa qualitativa del settore».

Nel ringraziare, il presidente del Touring, Franco Iseppi, ha sottolineato: «con questa mostra, la nostra associazione inaugura un rapporto di feconda collaborazione con un polo museale importante come l’Istituto nazionale per la grafica. E, allo stesso tempo, riconferma il suo ruolo storico nella costruzione dell’identità tricolore e nella diffusione di un sentimento unitario che trova nel viaggio lo strumento privilegiato per far conoscere l’Italia agli italiani».

Valori cui ha espresso piena adesione anche Roberto Guarena, amministratore delegato di Vittoria Assicurazioni, sponsor ufficiale della mostra e della Carovana, rappresentato nel gruppo dei 24 ciclisti dall’agente Vittoria Luca Gasperoni. «Iniziative come queste sono il segno di una ritrovata coesione del Paese in occasione dei 150 anni dell’Unità nazionale e siamo felici di potervi contribuire».

Termina qui il viaggio dei carovanieri. Prosegue quello avviato dal Touring più di cento anni fa.