Luci accese su Stefano Malatesta, giornalista, scrittore, argonauta del passato e del futuro, che ha incantato la platea di soci e amici del Punto Touring di Roma, nel primo degli appuntamenti organizzati in questa settimana per inaugurare la splendida vetrina romana del Tci in piazza SS. Apostoli 22, a ridosso di piazza Venezia. Più che una libreria, un laboratorio di conoscenza del mondo, tappezzata di tutto ciò che serve per trasformare il viaggio in un’esperienza di vita.
Seduto come un patriarca a puntare un orizzonte ignoto e bardato con un cappello all’Indiana Jones, Malatesta ha presentato il suo ultimo libro, L’uomo dalla voce tonante, edito da Neri Pozza, un insieme di racconti sull’America latina, partendo da Capo Horn fino al Messico, attraverso l’incontro e le storie di uomini e donne che hanno caratterizzato questa terra mito, leggenda, sogno, materia.
Con l’aiuto di un attore dell’Accademia d’arte drammatica di Roma, Alessandro Intini, che ne ha letto alcuni brani più suggestivi, il pubblico ha conosciuto il personaggio di Francisco Coloane, cantore dell’infinito territorio che confina con la fine del mondo, amico per la pelle di Pablo Neruda. E’ lui l’uomo dalla voce tonante e dalla vertiginosa altezza, che dà titolo al libro. E ha sorriso con tenerezza a un altro racconto, quello del cane che andava per mare, che dà il titolo al primo libro di Malatesta, edito nel 2001, e dedicato al pianeta Sicilia, un’altra terra sospesa nel mito. “Un cane, racconta il giornalista con fare sognante e con gli occhi socchiusi quasi a evocarlo, che se ne andava in giro da solo senza padrone e si imbarcava da un traghetto a un altro, avendone conosciuti per misteriosi sensi, orari e percorsi. Un giorno nessuno lo vide più. Si racconta che si fosse diretto a nuoto nell’isola dell’isola che amava di più, Lipari, quella che forse aveva visto da cucciolo e che, per quell’imprinting di cui parla Lorenz, gli era rimasta attaccata nella mente”.
Storie fantastiche ed eccentriche, come è lui, Malatesta, uno shaker di cronista d’assalto e viaggiatore appassionato che partorisce uno stile caldo e nello stesso tempo asciutto, visionario, ma pieno zeppo di riferimenti storici, date, collegamenti e rimandi che solo un giornalista di spessore può fornire.
Il suo prossimo libro è dedicato a Roma, dalla Seconda guerra mondiale a oggi, un altro viaggio dentro e fuori gli essere umani che di questo tempo sono stati gli artefici, nel bene e nel male. Non vediamo l’ora di leggerlo, nel nuovo Punto Touring di Roma.

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