Per i milanesi, da sempre è “la casa Verdi”. I più precisi aggiungono “in piazza Buonarroti”. Ma sempre detto con una sfumatura di affetto e rispetto nella voce. Perché il legame tra la città e la Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi, storica istituzione frutto della generosità del grande musicista, è da sempre fortissimo.

Meno noto è il rapporto tra Giuseppe Verdi e il tema dell’alimentazione, con aspetti a volte sorprendenti. Infatti il maestro, affascinato dalla vita di campagna, seguendo la sua natura sperimentatrice in molti casi intraprese coltivazioni nuove, specie in campo alimentare. È il caso dei cachi, sconosciuti in Italia fino a metà Ottocento, che Verdi acquistò e piantò tra i primi nel nostro Paese.
 

Nell’anno di Expo, per rendere omaggio a questa straordinaria vocazione agricola di Verdi è nato Verdi verde, un percorso milanese ad hoc, che all'interno dell'edificio neogotico firmato da Camillo Boito della Casa di riposo di piazza Buonarroti si articola in cinque tappe che includono, tra le altre, una visita all’archivio dove sono esposte alcune lettere autografe a testimonianza dell’amore del musicista per le piante da frutto, e il Salone d’onore al primo piano dove sono proiettati filmati a tema e dove si svolgeranno diversi concerti a cura del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dell’Accademia Teatro alla Scala.

Il percorso Verdi verde sarà aperto al pubblico per sei mesi a partire dal 13 aprile e fino al 10 ottobre, dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 18, anche grazie alla collaborazione dei volontari Tci per il patrimonio culturale che, nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi, saranno a disposizione del pubblico per curiosità e chiarimenti sulla vita di Verdi, sul suo amore per le piante e sul patrimonio della Casa Verdi.

Info: www.apertipervoi.it.