In principio fu la guida: sia che fosse il diario di un viaggiatore singolo, o un'opera collettiva il cui prestigio dipendeva dall'affidabilità della casa editrice (come nel caso delle tedesche Baedeker o delle rosse Touring), poco importa. Un volume cartaceo era l'autorità assoluta in materia quando si parlava di viaggi. Oggi le cose sono cambiate: la rivoluzione digitale ha reso molto più dinamico e complesso il settore delle informazione di viaggio. Se da un lato le guide sembrano essere strumenti poco immediati in un epoca in cui grazie a uno smartphone si trova la strada, si hanno tutte le informazioni possibili e si riesce anche a prenotare un albergo, dall'altro il principio di autorità (e qualche ragionevole dubbio sull'affidabilità dei vari siti i cui contenuti sono generati dagli utenti) e l'autorevolezza degli esperti fanno pensare che le guide non moriranno. Potranno forse trasmigrare su una nuova piattaforma ma il loro ruolo non verrò meno. Così le domande sono tante e attendono risposta: che rapporto ci sarà in futuro tra le guide cartacee e gli strumenti digitali? E chi fornirà i contenuti, gli utenti oppure gli esperti?

Di questi temi si discuterà venerdì 9 maggio alle 10 nell'ambito dell'incontro «L'immagine delle destinazioni dalle guide turistiche al passaparola digitale» che si terrà nella sala Parlamentino di Palazzo Giureconsulti (piazza Mercanti 2, Milano).

La conferenza di venerdì fa parte del ciclo Milano Destinazione 2015, organizzato dal Centro studi del Touring Club Italiano e dalla Camera di Commercio di Milano. Moderati da Claudio Visentin, docente di discipline turistiche all'Università della Svizzera Italiana, interverranno Adriano Agnati, consigliere di Touring editore; Giovanni Arata, community media manager dell'Apt Emilia-Romagna; Joseph Fratangelo di Tripadvisor e Marco Malacrida, Ceo di Res-Str Global.

Info: destinazione2015@touringclub.it