A poche settimane dalle elezioni politiche, sette tra le più importanti associazioni ambientaliste nazionali (oltre al Touring Club Italiano, Cai, Fai, Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia, Legambiente e Wwf) si sono nuovamente riunite realizzando una serie di proposte e di temi sui quali hanno chiesto pareri e impegni ai candidati di centro, destra e sinistra.

Il confronto è partito dall'Agenda ambientalista per la riconversione ecologica del Belpaese, ovvero l'insieme di temi e proposte elaborati dalle sette associazioni.

Tra i temi centrali dell'Agenda ricordiamo:

- una nuova legge di Governo del territorio (ferma da oltre 50 anni);

- garantire un'adeguata tutela penale dell'ambiente; 

- aumentare i fondi e i finanziamenti per lo sviluppo rurale, per la tutela di parchi e aree marine protette e per sostenere la green economy;

- raggiungere l'obiettivo del 100 per cento di energie rinnovabili;

- invertire la tendenza dei tagli nel bilancio del Ministero dell'Ambiente, i cui fondi devono aumentare;

- varare un Piano di Qualità per il settore turistico, analogo a quelli che in Francia e Spagna hanno valorizzato i Beni culturali e ambientali, producendo nel 2011 un indotto di 31 miliardi di euro di entrate.

A oggi hanno risposto all'appello il Movimento 5 Stelle, la Lista Ingroia-Rivoluzione civile; la Lista civica Monti per l’Italia; Sinistra, Ecologia e Libertà e il Partito Democratico. Per il 19 febbraio è fissato un incontro con la Lega Nord; non sono ancora arrivate risposte da Pdl, Udc e Fli.

«Nelle ultime due settimane di campagna elettorale ci attendiamo parole chiare e pubbliche sull’ambiente quale chiave di volta delle scelte economiche e sociali», hanno dichiarato congiuntamente le associazioni ambientaliste. «Si stenta a dare la giusta rilevanza al messaggio che la gravità della crisi economico-finanziaria del Paese impone una riconversione ecologica delle scelte di fondo nei settori di energia, trasporti, infrastrutture, agricoltura e tutela e valorizzazione della biodiversità e dei Beni culturali. Manca la consapevolezza che la necessità di risparmiare risorse economico-finanziarie e ambientali non serve a superare solo il declino attuale, ma a impostare il modello di sviluppo del futuro».

Il diario elettorale con le risposte degli esponenti politici finora contattati, nonchè l'Agenda nella sua interezza, sono consultabili integralmente a questo link, dove è inoltre possibile scaricare il report degli incontri aggiornato in formato pdf.