È stata presentata questa mattina a Roma presso la Sala delle Conferenze in Piazza Montecitorio la Giornata Touring 10-10-10.

Alla conferenza stampa hanno preso parte circa 60 sindaci dei 174 comuni certificati Bandiera arancione che hanno sottoscritto simbolicamente la carta del turismo 10 e lode riaffermando così il loro impegno nella valorizzazione e nella difesa del territorio.

Le Bandiere arancioni quest’anno sono protagoniste dell’iniziativa. Domenica, infatti, 87 Comuni Bandiera arancione celebreranno quest’importante data contemporaneamente con iniziative ed attività che metteranno in risalto la loro eccellenza.

Dai vari interventi dei relatori tra i quali possiamo citare Giuseppe De Rita, Presidente CENSIS, Emilio Floris, Delegato ANCI per il turismo, Fulvio Gazzola, Presidente Associazione dei Paesi Bandiera Arancione, Giancarlo Morandi, Presidente Consorzio Nazionale Batterie Esaurite, è emerso che le realtà certificate Bandiera arancione potrebbero rappresentare un modo per superare la crisi del settore turistico. I dati fino ad ora raccolti sembrerebbero confermare questa tendenza.

“Quest’anno - afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - abbiamo scelto di celebrare il Touring privilegiando i piccoli Comuni delle Bandiere arancioni piuttosto che le grandi città. E’ stata una scelta precisa e voluta perché vogliamo proporre un nuovo rapporto con il territorio, frutto del fatto che il singolo territorio esprime identità forti che incidono sul modo di viaggiare e di fare turismo o, meglio ancora, turismi.

Le Bandiere arancioni - continua Iseppi -  sono espressione emblematica del loro territorio di appartenenza e sono anche l’esempio concreto e reale di come si può operare in rete, al di là delle abituali divisioni geografiche.

Siamo qui a Roma - conclude il Presidente del Touring Club italiano - per sancire l’appartenenza di questa rete, dei singoli Paesi, a una comunità nazionale che dà senso alle singole specificità territoriali valorizzandole e dando loro la dignità che meritano. L’appartenenza ad un’entità nazionale che riassume in un unicum le singole differenze assume oggi, alle soglie delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità di Italia, un valore ancora maggiore e altamente simbolico. Siamo un’Italia diversa ma unita e vogliamo valorizzare al meglio le singole specificità senza mai perdere l’idea di unità”.