Papa Francesco, nel recarsi lunedì 8 luglio a Lampedusa, ha chiesto esplicitamente che la sua prima visita pastorale fosse priva di ogni codazzo e orpello, “a costo zero”. Proprio per sottolineare, come ha poi esplicitato indossando la casula viola, che si trattava di un momento di penitenza e di riflessione sul dramma dei migranti.

Ecco quindi che per i suoi spostamenti, al posto della costosa trasferta di una “papamobile” istituzionale, è stato scelto di usare una Campagnola aperta, messa a disposizione da un turista lombardo che trascorre da anni le vacanze sull'isola. Turista anonimo che, però, è socio Touring, come dimostra lo stemma della nostra associazione che spicca al centro della calandra, tra la targa e il marchio Fiat. Ripreso nelle migliaia di immagini scattate al corteo papale. Un dettaglio, certo, che comunque inorgoglisce la nostra associazione, prossima a festeggiare i 120 anni di vita nel 2014.

Per gli appassionati di auto, l'estemporanea papamobile di Lampedusa è una Fiat Nuova Campagnola, prodotta tra gli Anni Settanta e gli Anni Ottanta che si gode la pensione sull'isola, prontamente riadattata con il montaggio di una barra corrimano per permettere al Papa di stare in piedi. Identica peraltro a quella del 1980 che è ancora utilizzata in Vaticano per consentire al Papa di compiere un giro tra i fedeli nel corso delle udienze in piazza San Pietro. Entrata drammaticamente nella storia per la sequenza di immagini dell'attentato a Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981.