In merito agli articoli pubblicati sul quotidiano Libero del 10 e 11 dicembre che segnalano il Touring Club Italiano tra gli enti che non pagano giuste tasse, tanto da essere citato espressamente nel sottotitolo, il sodalizio esprime prima di tutto il proprio disappunto e la propria indignazione per tale affermazione calunniosa e assolutamente infondata e non verificata.

Più specificamente si precisa quanto segue:

– Il Touring Club Italiano non detiene alcun immobile. Le società, costituite nel 1995, controllate dall’associazione sono proprietarie di alcuni cespiti tra i quali la sede del sodalizio in Corso Italia, 10 a Milano e i villaggi marini siti alle Isole Tremiti, a La Maddalena e a Marina di Camerota e versano l’imposta comunale sugli immobili (ICI) secondo le aliquote previste dalla normativa vigente.

– Inoltre, sempre in riferimento a quanto affermato sul Libero nell’articolo del 10 dicembre si precisa che il Touring Club Italiano nella sua veste di “ente non commerciale” e “associazione di promozione sociale” versa le imposte dirette Ires e Irap oltre che Iva, secondo le aliquote ordinarie vigenti per le società commerciali per tutte le attività residuali.

“Sorprende e addolora – afferma il Presidente del TCI Franco Iseppi – che in un periodo in cui è assolutamente legittimo, da parte della libera stampa mettere in luce caste e privilegi, venga presa di mira in modo superficiale e privo di fondamento un’Associazione che, in nome della propria libertà e della propria indipendenza, ha sempre faticosamente difeso la propria natura privata e autonoma assolvendo ogni onere fiscale in totale autosufficienza e rinunciando nel tempo a ogni sorta di sussidio.”