“Se venite a Bovino, non potete fare a meno di visitare il castello Ducale”. È il consiglio di Antonella Fattibene, assessore alla cultura del piccolo borgo foggiano, 199° comune italiano a fregiarsi della Bandiera arancione del Touring Club Italiano. La fortezza, simbolo del paese, è allo stesso tempo scrigno prezioso (la cappella custodisce un frammento della Sacra spina di Cristo) e imponente protettore, col suo torrione normanno che si staglia imperioso sul borgo e il suo centro storico. Proprio il centro in questi ultimi anni è andato incontro a un importante rinnovamento che ha dato nuova linfa al turismo: “È stato soprattutto grazie ai giovani che si sono rimboccati le maniche e hanno trasformato gli antichi palazzi in moderne strutture ricettive, senza snaturarne l'architettura originaria e caratteristica”. Ruolo chiave in questa iniziativa lo ha avuto l'agenzia di sviluppo Gal Meridaunia che ha dato finanziamenti e fiducia ai giovani che hanno deciso di investire in queste attività. Ma tra i suoi punti di forza, Bovino vanta anche l'enogastronomia: “Un motivo – spiega l'assessore - che spinge la gente che viene a visitare Bovino a rimanere più a lungo”. Non si può infatti lasciare il paese senza aver prima assaggiato “pezzedde e acce”, un piatto a base di maltagliati e sedano.

Cura della tradizione, b&b perfettamente integrati nell'architettura del centro storico, monumenti di pregio e qualità nella ristorazione. È per questi motivi che il Tci ha deciso di aggiungere Bovino ai comuni che possono fregiarsi della Bandiera arancione, marchio di qualità turistico ambientale del Touring rivolto ai piccoli paesi dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. L'ottenimento del marchio avviene con una rigida selezione che valuta la località sulla base di oltre 250 criteri che si raggruppano in cinque macroaree: accoglienza (informazioni turistiche, web, trasporti); ricettività e servizi complementari (ricettività alberghiera ed extra alberghiera, ristorazione); fattori di attrazione turistica (eventi, produzioni locali, attrattività ambientale o storica); qualità ambientale (gestione rifiuti, verde urbano, risparmio energetico e ricorso a fonti rinnovabili); struttura e qualità della località (conformazione urbanistica, arredo urbano, atmosfera e ospitalità).

COSA VEDERE A BOVINO. Di certo il monumento più interessante è il castello Ducale. Collocato su di uno sperone roccioso, domina il Vallo di Bovino. Costruito nel 1045 da Drogone il Normanno, venne successivamente ampliato da Federico II di Svevia. Nel 1600 fu la residenza di Don Giovanni de Guevara, nobile di Spagna e duca di Bovino. Oggi è sede del museo diocesano che conserva opere di rilievo, quali “Il Martirio di San Sebastiano”, tela attribuita a Mattia Preti, e la “Crocifissione di San Pietro”. Tappa fondamentale è poi la Basilica Cattedrale. Edificata nel X secolo, presenta una facciata di stile romanico, con elementi gotici sui portali. Tra le numerose chiese che è possibile visitare, una delle più interessanti è la chiesa di san Pietro, un suggestivo monumento di semplice architettura, recentemente restaurata. Non si può poi fare a meno di ammirare i portali che caratterizzano i palazzi del centro storico. Bovino è infatti noto come “Il paese degli 800 portali”, per l'antica consuetudine da parte dei proprietari di effigiare ogni palazzo del borgo col proprio stemma e renderlo così unico e caratteristico.

COSA FARE. È agosto il mese in cui si concentrano i flussi turistici. Il 29 del mese si festeggia la Madonna di Valleverde, patrona del comune dauno che, secondo la tradizione, apparve nel 1265 al giovane legnaiuolo Niccolò, nel bosco di Mengacha. Bovino festeggia questa data con il corteo in onore della Vergine e la cavalcata storica che parte dal Santuario di Valleverde e si conclude nel centro storico di Bovino dopo aver percorso i 4 km di strada che li separano. Sempre nel mese di agosto si tiene il “Bovino indipendent short film festival”, un interessante rassegna di cortometraggi, giunta quest'anno alla quinta edizione. Bovino non vive solo d'agosto però, l'amministrazione comunale sta lavorando per distribuire gli eventi anche negli altri mesi dell'anno. Il paese ad esempio a marzo ospiterà “La disfida del soffritto”, una gara all'insegna dello slow food che coinvolge numerosi comuni, previsti infine sagre e mercatini per tutto il periodo natalizio.

Info: www.comune.bovino.fg.it; www.prolocobovino.it; www.bandierearancioni.it