Sono stati proclamati la sera di lunedì 16 dicembre al Piccolo Teatro Studio di Milano, via Tivoli 6, i vincitori della prima edizione del Premio Testori, che nasce da una collaborazione tra l’Associazione Giovanni Testori, la Fondazione Corriere della Sera, il Piccolo Teatro di Milano, la Pinacoteca di Brera e il Teatro Franco Parenti. Il premio, rivolto ad autori che non abbiano superato i 35 anni, vuole dare un contributo allo sviluppo della scrittura contemporanea, al valico tra le arti – letteraria e figurativa – e alla conoscenza di Giovanni Testori, uno dei grandi protagonisti della scena culturale del ‘900. Inoltre il materiale per essere ammesso al concorso doveva essere accompagnato da una lettera di presentazione di un docente o personaggio rappresentativo delle lettere o delle arti. Testori credeva profondamente, infatti, nelle grandi amicizie e nei sodalizi nell’arte. Per questo si è voluto considerare la parte fondamentale di coloro che, docenti, autori, attori, critici d’arte e di letteratura, propongono e segnalano un testo o una tesi di letteratura o di storia dell’arte.

Un comitato d’onore che comprende Sandrina Bandera (sovrintendente e direttore della Pinacoteca di Brera), Sergio Escobar (direttore del Piccolo Teatro di Milano), Giuseppe Frangi (presidente dell’Associazione Giovanni Testori), Piergaetano Marchetti (presidente della Fondazione Corriere della Sera), Andree Ruth Shammah (direttore del Teatro Franco Parenti) e Alain Toubas (erede di Giovanni Testori e direttore della Compagnia del Disegno), e un collegio giurati che comprende Giovanni Agosti, Franco Branciaroli, Davide Dall’Ombra, Paolo Di Stefano, Francesco Frangi, Sandro Lombardi, Clelia Martignoni, Luca Ronconi, Francesco Porzio e altri, hanno premiato: Benedetta Brison e Nicola Trezzi ex aequo al primo posto per le arti figurative, e Roberto Cara al secondo. Per la letteratura il primo premio è andato a Mimmo Borelli con il testo La Madre ‘I figlie so’ piezze ‘i sfaccimma e il secondo a Alice Spinelli con la tesi Per un Tasso ‘conzat de straz’. Il Goffredo ‘alla bergamasca’ di Carlo Assonica: saggio di edizione critica con annotazioni linguistiche e stilistiche. Il premio consiste in una cifra di 5.000 euro per un testo di critica d’arte e pubblicazione dello stesso, di 2.500 euro per una tesi di laurea o di dottorato in Storia dell’Arte. Di 5.000 euro e pubblicazione per un testo letterario, e 2.500 euro per una tesi di laurea o di dottorato in letteratura italiana.

Info: www.premiogiovannitestori.org