Un viaggio ai confini transalpini e un itinerario al cuore della Valle d’Aosta. Dalla Valsavarenche alla Val di Cogne. Protagonista dell’itinerario è il primo parco nazionale italiano, il Gran Paradiso valdostano che deve le sue origini alla passione per la caccia di Vittorio Emanuele II, mentore di mulattiere e camminamenti ancora oggi battuti da turisti e guardiaparco.
Ma è Vittorio Emanuele III, nel 1919, a donare invece la Riserva allo Stato italiano destinandola alla creazione di un parco, istituito ufficialmente nel 1922. Dopo anni di bracconaggio e scontri tra amministrazione pubblica e comunità, il parco da tempo è rinato sotto il segno della natura in cui i veri protagonisti sono gli animali, in libertà e talvolta avvicinabili.
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COME ARRIVARE
Per avvicinarcisi con un camper o un caravan si segue la direttrice A5 Torino-Aosta, per lasciarla all’uscita Aosta ovest-Aymavilles e percorrere la SS 26 in direzione Aosta fino al bivio per Courmayeur. Si seguono le indicazioni per Introd e dopo l’abitato si mette il muso del camper in valle, finalmente.
INTROD, CAMPO BASE
A Introd vale la pena concedersi una prima sosta, magari per sgranchirsi le gambe tra i vicoli del borgo medievale e sedersi per uno spuntino a base di salumi e formaggi del territorio. Le origini di Introd risalgono al XII secolo e un’occasione per respirare atmosfere medievali è prendersi qualche giro d’orologio per visitare il castello, ancora arricchito da stalle, scuderie e granai in pietra e legno a testimonianza dell’architettura rurale della Val d’Aosta.
Castello di Introd, Il granaio /foto Mostacchi
UNA VALLE, 23 CHILOMETRI, TANTO DIVERTIMENTO
Nelle mezze stagioni si possono intraprendere passeggiate adatte proprio a tutti, e se brucia la passione per le due ruote o l’arrampicata qui troverete sentieri, boschi, pareti, guadi adatti a moltissime discipline, contemplazione compresa. Il Parco nazionale del Gran Paradiso è infatti una splendida palestra per saziare la voglia di natura. Qui il paesaggio alterna infatti imponenti vette coronate da ben 14 ghiacciai a praterie in alta quota e vaste distese sempreverdi di abeti e larici. Ma quali sono i luoghi dove aguzzare la vista per scovare tra rocce e alberi marmotte, stambecchi e camosci?
Chi vuole approfittare di un’area attrezzata, si può fare “campo base” a Dégioz, il grazioso capoluogo della Valsavaranche. A più di 1500 metri d’altezza il paese è molto accogliente e si presenta con le sue case rustiche che fanno perno attorno a un bel campanile del XV secolo. Il luogo giusto da cui partire è la Maison della Montagne, aperta però solo in stagione: cartine escursionistiche, visite guidate e informazioni dettagliate sugli itinerari possibili considerando tempi a disposizione e condizioni meteo.
ESCURSIONI PER TUTTI
La partenza per questa escursione è da Vers-le-Bois, che rispetto a Dégioz si trova sulla sponda opposta del torrente Savara. A piedi o in Mtb si può seguire agevolmente il Segnavia N.8 per godersi una vera e propria immersione in un bosco di conifere, da cui sbucare sull’altipiano di Orvieille, dove Vittorio Emanuele II aveva fatto costruire uno dei suoi casini di caccia.
Se la giornata lo consente e si parte presto si può tentare l’approccio all’itinerario (più adatto all’estate) che collega Courmayeur, la Thuile, Cogne, Champorcher e Donnas: due ore di cammino con la meta fissata ai 2500 metri dei panoramici laghi Djouan.
Sulla strada del rientro si può andare a cercare il faccia a faccia con le marmotte - prima che vadano in letargo - sul Sentiero N.7, che passa per Créton, oppure percorrendo il sentiero didattico-naturalistico che ricalcando l’Alta Via numero 2 scende fino ad Eaux Rousses.
DOVE VEDERE GLI STAMBECCHI
Per incontrare gli stambecchi l’area da battere è il vallone di Levionaz, direttrice di un’altra affascinante escursione che può durare circa tre ore. Per non perdersi questo spettacolo serve alzarsi appena dopo l’alba e trovarsi nel perimetro dei tre villaggi di Leevionaz di Sotto, di Mezzo e di Sopra, posti tra i 2300 e i 2700 metri d’altitudine.
DOVE FARE UN PIC-NIC
Dalla strada di fondovalle bastano pochi sforzi per raggiungere l’area pic nic di Le Foncey, poco a monte di Eaux Rousses, attrezzata con tavoli, panche, fontanelle. L’area attrezzata è purtroppo aperta solo in estate, ma un camperista una soluzione la trova sempre, magari programmando di seguire almeno in parte trekking più impegnativi che raggiungono il ghiacciaio del Grand Etret e i laghi del Colle del Nivolet.
LA VAL DI COGNE
Vale invece la pena di riportare il camper sulla A5 Torino-Aosta per raggiungere l’ultima parte del nostro itinerario: la Val di Cogne. Per il secondo “campo base” si può scegliere l’area attrezzata di Cogne, dove comunità e amministratori si spendono storicamente per tutelare il “loro” territorio. Qui non si vedono villette a schiera e brutture che deturpano un paesaggio, invece ancora rimasto intatto e godibile.
La quinta è dominata dal profilo maestoso del Gran Paradiso, mentre la vista si apre sulla distesa dei Prati di Sant Orso, ai cui margini sorge il paese. Cogne e i suoi dintorni sono in inverno una meta prediletta dagli appassionati dello sci di fondo, con l’evento della gara di coppa del Mondo a dominare la stagione bianca. Ma in mancanza di neve il consiglio è scivolare sotto un tavolone di legno e farsi conquistare dalla cucina del territorio. Sono tutti grandi classici della cucina alpina, quindi sbagliare il repertorio è quasi impossibile. Da non mancare: la fontina valdostana, il boudin (se amate il “quinto quarto” e i piatti impegnativi) e le mille varianti di miele ad addolcire il palato. 
I CONSIGLI PER I CAMPERISTI
- Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso si può campeggiare liberamente con la regola condivisa del rispetto per il territorio e del buon senso e seguendo la regola del Codice della Strada di non creare assembramenti e attivare sistemi di stazionamento (piedini frenanti e attrezzature autdoor di qualsiasi tipo).
Se si sceglie un’area attrezzata l’unica in grado di ospitare 11 veicoli è quella di Dégioz, con bIglietto acquistabile presso il municipio (tel. 0165905703 – l’area è chiusa in inverno)
Per maggiori comfort si può scegliere tra i camping di Plan de la Presse, a Bien e a Pont.
- L’area di sosta attrezzata a Cogne è in località Revettaz, a pochi passi dal paese. 130 piazzole con camper service, allaccio alla corrente elettrica e servizi igienici (tel. 328 9036422, www.comune.cogne.ao.it)
L'ASSICURAZIONE
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