Per essere una città di montagna Rovereto ha un'indole particolarmente estiva. I vicoli e le strade del centro storico si riempiono di dehors al primo raggio di sole e l'appuntamento per l'aperitivo è un classico da condividere con amici e conoscenti. Alternare questa mondanità di provincia alla cultura rende un fine settimana roveretano perfetto per unire l'utile al dilettevole. Sì perché tra le caratteristiche peculiari di questa città la cultura è al primo posto assoluto. D'altronde qui c'è la sede di uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea d'Italia, il Mart, e Casa Depero, un'imprevista immersione nel futurismo che riserva sempre novità e sorprese. Dal 30 marzo, infatti, nella mostra Depero 1912 – Le opere giovanili e l'album del Touring Club Italiano, è esposto un inedito album fotografico sulla val di Fiemme illustrato da un ventenne e allora sconosciuto Fortunato Depero ritrovato negli archivi Touring e ora in mostra per il pubblico.

Giorno 1

La prima tappa di una visita a Rovereto non può che cominciare con un caffè nella piazza antistante il Mart. I tavolini al sole sono troppo invitanti per non sedersi almeno dieci minuti prima di cominciare a vedere la collezione e le mostre attualmente allestite al museo. Fino all'8 luglio merita la prima esposizione antologica dedicata a Gina Pane, straordinaria artista spesso ricondotta solo alla Body art, ma ora giustamente riconosciuta anche oltre le performance che l'hanno resa famosa. Sono oltre 160 le opere esposte tra installazioni, video, fotografie, sculture... tutte a dimostrare quanto la francese di origini italiane fosse poliedrica. Si chiama Alice in wonderland la seconda mostra allestita (fino al 3 giugno) realizzata in collaborazione con la Tate di Liverpool e la Kunsthalle di Amburgo. Protagonisti i classici di Lewis Carroll e la loro influenza sulla cultura contemporanea, un curioso processo che sembra non avere fine. Ultima, ma non per importanza anche l'esposizione Postmodernismo Stile e Sovversione 1970-1990, la prima rassegna completa sull'arte, l'architettura e il design degli anni Settanta e Ottanta realizzata in collaborazione con il Victoria and Albert museum di Londra.

Dopo un'afflusso di informazioni di tale portata è necessario rifocillarsi adeguatamente e a Rovereto di certo non manca la scelta per degustare specialità locali e ottimi vini (vedi info sotto).

Giorno 2

La mattinata roveretana non può prescindere da una bella passeggiata in centro e sul lungo Leno. Dal Castello fino a via dell'Abetone, una camminata piacevole e tranquilla con le montagne a fare da scenografia naturale. Rito poi classico quello dell'aperitivo in uno dei bar con dehors. Prosecco, spritz e Ugo sono protagonista assoluti, ma mentre i primi due sono noti ovunque l'Ugo è una specialità locale che non deve mancare. Da non chiedere chi l'ha inventato perché la bagarre tra le province di Bolzano e Trento è ancora in corso, vi basti sapere che unisce sciroppo di sambuco e prosecco ed è molto dissetante.

Ritemprati non resta che varcare la soglia di Casa Depero. Qui comincia un'esperienza che va oltre la visione di una mostra. Perché questa casa ha qualcosa di magico che dipende, senza dubbio, dalla genialità creativa di Fortunato Depero che emerge in ogni stanza, angolo e anfratto di questo antico palazzo del centro storico di Rovereto. Fino al 2 settembre poi, c'è un motivo in più per visitarla: è esposto, infatti, un album di fotografie della val di Fiemme decorato da Depero nel 1912. L'album fu regalato al Touring da Mario Rizzoli che commissionò la decorazione al giovane Depero. Ritrovato in archivio nel 2009 e restaurato, ora è esposto per la prima volta. Un modo perfetto per concludere un weekend roveretano di gran gusto.

Info

Tutte le news e le informazioni su Rovereto e dintorni si trovano sul sito www.visitrovereto.it. Per aggiornamenti costanti sulle mostre in corso al Mart e a Casa Depero basta cliccare www.mart.tn.it. Per dormire centrale e vicino anche al Mart l'hotel Rovereto (www.hotelrovereto.it); stessa qualità e tranquillità anche all'hotel Leon d'Oro (www.hotelleondoro.it). Per mangiare ottima l'Osteria del pettirosso (tel. 0464.422463; www.osteriadelpettirosso.com), dotata anche di una cantina con 500 etichette. Più casereccia e informale la trattoria Dorighelli (tel. 0464.431948).