“Per anni abbiamo subìto il turismo. Era venuta l’ora di invertire la tendenza”. Pineta di Sant’Anna, due del pomeriggio. Le cicale impazziscono mentre gli irriducibili della tintarella bruciano sulla spiaggia. Sulla terrazza dell’incantevole ristorante Shardana, il programma prevede un bicchiere di vermentino, un’insalata di mare e quattro chiacchiere con il sindaco di Budoni.
 

“Capisci?” ci racconta Giuseppe Porcheddu, 48 anni e tanta passione nella voce e negli occhi: “in quest’angolo della Sardegna si è pensato solo a costruire case per la gente in cerca di mare. In un certo senso, i turisti ci sono piombati addosso. E noi sardi, beh, non abbiamo saputo replicare. Nessun servizio, nessun progetto dedicato a chi viene da fuori. E neppure a noi stessi, che non riuscivamo neppure a fare rete in un piccolo comune come Budoni. Non si poteva continuare così”.

A VELA VERSO TAVOLARA

Siamo a sud di Olbia, su una costa che non si chiamerà Smeralda ma che certo non sfigura, quanto a baie cristalline e ad acque che sembrano uscite da una cartolina. Dal mare le spiagge appaiono una dietro all’altra, intervallate dalle rocce di granito rosso e dalle villette sparse nella macchia mediterranea, presenza costante ma mai troppo invadente. “Vedi” mi dice Paola Teti “ecco, quella è la Cinta, poi c’è cala Brandinchi con le sue spiagge gemelle, poi ancora capo Coda Cavallo. Guarda che bello il villaggio di Puntaldia. Aspetta che metto il fiocco che si è alzato il grecale”.

Paola è skipper di Vagabonda, meravigliosa barca a vela che da Porto Ottiolu – la “marina” del comune di Budoni – porta i turisti alla scoperta dell’arcipelago di Tavolara e della sua area marina protetta, istituita nel 1997. “Prima cosa, vi porto a fare il bagno alle piscine di Molara”. Quando ci tuffiamo nell’azzurro – l’isola di Molara davanti, la grande mole calcarea di Tavolara a fare da sfondo, con il suo profilo irresistibile – capiamo il perché.

IL CAMBIAMENTO DI ROTTA

L’area marina protetta fa parte dei Comuni di Olbia, Loiri-Porto San Paolo e San Teodoro (da nord a sud), Budoni ne è fuori. “Ma abbiamo già posto le basi scientifiche perché anche alcuni isolotti del nostro territorio possano rientrarci” spiega il sindaco di Budoni, che alla tutela dell’ambiente tiene in modo particolare: ne sono la prova i sacrosanti cordoni che impediscono alla gente di camminare sulle fragili dune tra le spiagge e gli stagni. I cartelli avvertono simpaticamente: duna in via d’estinzione, proteggiamola! Piccoli segni che indicano quanto il trend stia cambiando – e non è un’ovvietà, in Sardegna come da tante altre parti d’Italia.

Ma la vera novità di Budoni, quella cui accennava il sindaco, ce la spiega Fabio Sacco, genovese che da diciotto mesi è a capo di Budoni Welcome, l'ente che ha il compito di provocare quel cambiamento di rotta che fino a pochi anni fa sembrava un miraggio d’agosto. Con Fabio chiacchieriamo camminando nella via principale del paese, la “Nazionale" che dalle 20 alle 2, per tutta l’estate, è chiusa al traffico – bancarelle e commercianti ringraziano. Ci fa vedere il punto accoglienza, in cui ragazzi sorridenti accolgono i visitatori con touch screen giganti dove scorrono le meraviglie del territorio. Ci mostra la piazzetta dove sera dopo sera si succedono gli eventi di musica e spettacolo. E soprattutto ci spiega di tanti servizi per i turisti. 

LE RADICI DELL'ISOLA

“Abbiamo predisposto una spiaggia per cani, organizziamo attività per le famiglie, ci siamo inventati una rete di bus che porta alle spiagge, così che i turisti non debbano più muovere l’auto per tutta la vacanza. E poi, escursioni gratuite alla scoperta del nostro territorio, tra meraviglie naturali e prodotti artigianali; ed altre, a pagamento, per scoprire i dintorni, perché Budoni vuole essere un punto di partenza per tutto il nordest sardo”. Il Comune, primo in Gallura, ha introdotto una tassa di soggiorno: in alta stagione è di un euro a notte, da pagare direttamente all’albergatore. Nessuno si è lamentato, finora: segno che i servizi funzionano.

Di ristorante in locale, finiamo nella “casa” di Gianni e Sara, che sulla Nazionale hanno messo in piedi un negozio di prodotti sardi. “Raighinas” ci spiega “in sardo vuol dire radici e ci sembrava il nome migliore per la nostra attività, che vuole raccogliere tutti i prodotti più veri dell’isola, quelli che ancora raccontano lo spirito sardo”. Ci fa assaggiare un pecorino affumicato insieme a una composta di cipolle, mele e cannella che non dimenticheremo. Gianni ha deciso di tornare a Budoni dopo esperienze in mezzo mondo: il miglior testimonial di una nuova Sardegna. D’altronde, di cognome fa Deledda. 

INFO PRATICHE
Arrivare. 
Il punto di arrivo è Olbia, sia per chi sceglie l’aereo (Meridiana, www.meridiana.it) sia per chi preferisce il traghetto (Moby da Genova, Livorno, Piombino e Civitavecchia, www.moby.it). Da Olbia a Budoni sono trenta minuti in auto.
 
 
Mangiare. 
Possibilità per tutti i gusti, dalle pizzerie alle cene raffinate. Per una cucina di pesce rivisitata, consigliamo l’ottimo Mama'S, in centro a Budoni (da 40 euro; tel. 0784.842043; www.ristorantibudoni.it). Per la location è insuperabile Shardana, nella pineta di Sant’Anna a Tanaunella (cucina di pesce molto buona, da 35 euro; tel. 334.1026814; www.ristoranteshardana.it). Più rustico e verace nei sapori sardi il ristorantino Lu Stazzu, sempre a Budoni (da 30 euro). A Porto Ottiolu, l’indirizzo di riferimento è il Nautilus, sulla passeggiata a mare, con ottima cucina di pesce. Sul sito di Budoni Welcome l'elenco completo.
 
Comprare. 
Per portarsi a casa i migliori prodotti alimentari sardi bisogna passare da Raighinas, sulla via principale di Budoni, dove Sara e Gianni hanno raccolto il meglio dell’isola, dai formaggi alla pasta fino ai dolci e ai vini (via Nazionale 193, Budoni, tel. 0784.844473; www.raighinas.com). Sul sito di Budoni Welcome tutti i riferimenti per lo shopping
 
Che cosa fare. 
Innanzitutto scoprire il territorio di Budoni: tra le spiagge, belle Salamaghe e Sant’Anna con la pineta alle spalle, perfette per le famiglie; e Porto Ainu per le acque trasparenti. Chi viaggia con un animale al seguito può usufruire della bella Fido beach. Ricordiamo che per tutta l’estate si può partecipare alle escursioni gratuite proposte da Budoni Welcome alla scoperta delle spiagge e di altri angoli nascosti, come la baia di Poltu Cuadu (foto sotto); tutte le info su spiagge e attrattive sul sito di Budoni Welcome (vedi più avanti).
 
Per chi cerca spiagge nei dintorni consigliamo sopratutto Brandinchi, a nord, molto affollata ma dalle acque limpidissime; e a sud, Berchida e Biderosa. Quest’ultima (nella foto sotto) è un’oasi naturalistica nel comune di Orosei ed è l’unica spiaggia della costa a numero chiuso: solo 140 auto al giorno, con prenotazione altamente consigliata. Il numero chiuso e il biglietto d’ingresso limitano l’affollamento (info su oasibiderosa.com). Chi non trovasse possibilità di ingresso e avesse voglia di muovere le gambe può prendere in considerazione di camminare da Berchida a Bidderosa lungo la costa: le due spiagge sono infatti collegate.

Parlando sempre di mare, è da non perdere almeno un’escursione nell’area marina protetta di Tavolara Molara e punta Coda Cavallo. Più che partire per un’escursione da Porto San Paolo a Tavolara, consigliamo di noleggiare un gommone, che permette più libertà di movimento, o di passare un giorno con Paola Teti e la sua Vagabonda: 55 euro a persona o 450 euro per l’intera giornata (fino a 7 persone), in cambio di professionalità garantita, bagni e veleggiate memorabili e anche un pranzo da leccarsi i baffi (tel. 348.5227075).
 
Per chi avesse voglia di scoprire gli splendidi panorami dell’interno, almeno due idee. La prima sono le piscine naturali del monte Nieddu, a poca distanza da Budoni: bellissimo ambiente di montagna (nella foto sotto), cascate d’acqua del rio Pitrisconi; escursioni prenotabili con Civiltà dei Sardi (vedi sotto). La seconda è la strada che da Siniscola, a sud di Budoni, sale verso Lodè e poi a Cascina Sant’Anna svolta sotto il monte Albo, detto Montalbo, verso Lula (a differenza della prima, questa strada è fattibile autonomamente). In entrambi i casi, si rimane a bocca aperta di fronte alla magia dei paesaggi dell’entroterra, che definire selvaggi è ancora poco.

Altre info. 
L’indirizzo di riferimento è Budoni Welcome, tel. 0784.844007; www.budoniwelcome.it. Punti di informazione a Budoni, in via Nazionale, e a Porto Ottiolu. Per chi volesse prenotare un’escursione o un servizio, consigliamo l’agenzia viaggi Civiltà dei Sardi in via Nazionale, pronta a soddisfare ogni esigenza (tel. 0784.843090; www.baetorra.com).