C’era una volta, tanto tempo fa, una maga che aveva poteri magici… Il suo nome era Circe e la sua casa era circondata da un bosco fitto fitto abitato da lupi, leoni e altri animali che in principio erano uomini, ma che l’incantesimo della maga aveva trasformato in bestie come punizione per non esserle amica…
Una delle attività didattiche organizzate dall'ente Parco del Circeo /foto PN Circeo
Se immaginare una storia può convincere un bambino ad affrontare un viaggio con spirito d’avventura e un pizzico di mistero, è il momento di sconfiggere le console 3D e partire. Questa volta il camper si può trasformare in un piccolo grande guscio per viaggiare alla scoperta di quei luoghi così affascinanti che le leggende e i miti raccontano aver ospitato la casa della maga Circe.
La foresta di Circe /foto Marco Buonocore
IN CAMPER VERSO IL CIRCEO
Per raggiungere il parco nazionale del Circeo bisogna dirigersi verso la costa meridionale del Lazio, a ridosso della pianura pontina.
Tenendo l’autostrada A1 come punto di riferimento per  la marcia di avvicinamento, si lascia la A1 all’altezza di Frosinone per proseguire  sulla SR 156 per Terracina, San Felice Circeo e Sabaudia. Da Roma invece si segue la SS148 Pontina, mentre da Napoli la SS7 Appia per Formia e Gaeta, poi la via Flacca per Sperlonga e Terracina.
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Una veduta panoramica sul Circeo
LA SOSTA A SAN FELICE CIRCEO
Arrivati a destinazione, la prima attrazione per lo sguardo è la sagoma del massiccio di calcare che domina da sud tutta l’area, quel promontorio legato proprio al mito omerico della maga Circe.
Il consiglio è di cercare una sosta per il camper a San Felice Circeo, un antico villaggio di marinai che oggi è diventato una delle più vivaci località di tutta la costa.
 
ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI
A questo punto, riposati e rinvigoriti, il giorno seguente si può partire alla scoperta  della suggestiva Foresta della Cerasella. Un itinerario facile da percorrere idealmente in mezza stagione. Si può iniziare proprio dal Casale della Cerasella, che si trova all’incrocio con strada Migliara.
La passeggiata è un anello percorribile in poco più di un’ora su viali ampi e sterrati (ideali anche per chi è dotato di biciclette) che portano alla piscina della Verdesca, in cui nella stagione umida enormi querce affondano nell’acqua le loro radici possenti.
La foresta è anche un’area preservata che dà rifugio a numerose specie di animali. Mentre in autunno si possono avvistare anatre selvatiche, in primavera si ammirano gli equilibrismi dei trampolieri e i movimenti in branco di daini e cinghiali.
Fogliano, il centro recupero della fauna selvatica /foto Marco Buonocore
Per portare a casa immagini memorabili bisogna però alzarsi al mattino presto e andare nella zona del lago di Fogliano cercare col binocolo falchi pescatori, cicogne e aironi, che compongono la flotta nutrita di volatili delle migrazioni primaverili (in inverno occhio a cormorani, codoni e germani reali).
Il volo spettacolare dei cavalieri d'Italia /foto Marco Buonocore
ALLA SCOPERTA DELLE PIANTE
Inoltrandosi nel bosco si scopre quel che rimane della antica selva di Terracina. In primavera, all’ombra di frassini e pioppi bianchi il terreno si colora di anemoni, primule, ciclamini e pervinche. Mentre nelle stagioni umide e fredde si trovano funghi eduli (non raccoglieteli, è vietato!), pungitopi e biancospini.
Una zona umida del Parco del Circeo
SULLA DUNA, TRA MARE E LAGHI
Imperdibile è la gita sulla enorme duna che per 25 chilometri si estende proprio davanti alle grandi spiagge e al mar tirreno. Una lunghissima lingua di sabbia cambia forme e sfumature di colore seguendo le bizze del vento e l’intensità della luce del giorno e forma un muro naturale tra il mare e quattro laghi: quello di Sabaudia, di Caprolace, dei Monaci e i Fogliano.
La duna del Circeo /foto PN Circeo
NELLE GROTTE ALLE ORIGINI DELLA CIVILTA’
Ora che vi sentite un po’ Indiana Jones non può mancare una giornata dedicata alla scoperta dei siti archeologici e paleontologici che raccontano testimonianze dalla preistoria all’età romana e imperiale. Lungo il litorale sud-occidentale si aprono cavità dove sono state rinvenute preziose testimonianze dell’antico popolamento di questo territorio. Superata Torre Fico ecco la Grotta del Presepe e poi la Grotta Azzurra.
Mentre vicino a Torre Cervia – sul versante sud – ecco spalancarsi la grotta delle Capre, quella dell’Impiso e quella del Fossellone. Ora l’avventura arriva al suo momento clou. Aggirando la Punta Rossa (si deve noleggiare un’imbarcazione), si circumnaviga la scogliera sud-occidentale, dove si apre, nella Parete del Precipizio la misteriosa grotta della Maga Circe, sommersa dalle acque.
La grotta delle Capre /foto Marco Bonocore
INFORMAZIONI PER I CAMPERISTI
A San Felice Circeo sono disponibili le aree attrezzate:
Rosa dei Venti: viale Europa 9, tel. 3382229085o 3455117808)
CirceoCamper: viale Europa 1, tel. 3385951858, www.circeocamper.it
CirceMed: via della Molella 2/a, tel. 0773597731, www.circemed.com, info@circemed.com
A Sabaudia la sosta dei camper è autorizzata nel parcheggio di fronte alla caserma Piave, vicino al ponte che scavalca il lago di Paola.
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