Si chiama Forte di Bard e in pochi anni è diventato un punto di riferimento imprescindibile per la cultura valdostana. Da quando, cioè, la Regione ha puntato sul recupero e la valorizzazione di una delle più grandi e straordinarie “fortezze di sbarramento” ottocentesche. Che non appare certo inosservata, al visitatore in arrivo sull’A4: in uno dei punti più stretti della valle, a qualche chilometro dal confine con il Piemonte, eccola ergersi in tutta la maestosità, a occupare praticamente tutto il passaggio sopra la Dora. “Il fascino di Bard è incredibile” commenta Stefano Unterthiner, fotografo naturalista, valdostano doc. “Quella mole, quelle volte, quelle pareti... semplicemente straordinarie”.

Visitare il Forte durante l’anno consente di scoprire numerosi spazi ristrutturati (per esempio le prigioni) e i vari allestimenti al loro interno (dal Museo delle Alpi alle Alpi dei Ragazzi, un percorso interattivo di avvicinamento all’alpinismo in cui ci si può cimentare in un’ascensione virtuale al Monte Bianco). Ma da gennaio fino a giugno c’è un altro motivo per cui vale la pena dedicare una giornata di visita. “Il Forte ospita la prima tappa italiana del tour mondiale della mostra fotografica Wildlife photographer of the year 2010” racconta Unterthiner. “E’ il concorso di fotografia naturalistica più prestigioso del mondo, organizzato dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine e Veolia Environment. E le foto, garantisco, sono strepitose”. Dopo aver vinto vari premi negli anni passati, Unterthiner per questa edizione è stato chiamato a giudicare le opere. Ritratti di animali, particolari di piante, luoghi selvaggi ripresi nella loro bellezza suprema: ce n’è per tutti i gusti.

Che il Forte punti sulla fotografia lo si nota anche da altri eventi. Un master di fotografia naturalistica, per esempio, organizzato a marzo. E poi uno spazio dove proprio Unterthiner espone i suoi lavori. “Volevo provare a creare una cosa nuova per l’Italia, sul modello americano: una piccola galleria dove vedere le mie immagini, sceglierle, comprarle. Ne ho parlato con la gestione del Forte, che si è mostrata subito entusiasta” spiega Unterthiner, che nella realizzazione di "The little wild gallery" ha poi coinvolto anche Epson. “Grazie a un’avveniristica stampante, il visitatore può scegliere la sua foto preferita e stamparla già autografata in altissima definizione”. Un bellissimo ricordo da portare a casa... guardate il sito di Unterthiner per capire di che cosa stiamo parlando!

E per chi dopo la visita vuole toccare la neve? Da Bard sono due le valli a poca distanza, quella di Champorcher (24 chilometri di piste e ricordi dei Savoia) e quella di Gressoney. “Io consiglio qualche camminata con le racchette da neve, per esempio nella riserva del Mont Mars, all’inizio della valle di Gressoney. I panorami sono bellissimi, i turisti quasi inesistenti e i percorsi adatti a tutti. Un solo consiglio: informarsi presso gli enti preposti sul pericolo valanghe” conclude Unterthiner.