È un appuntamento davvero speciale, quello di domenica 4 marzo con la Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, evento che vede tra i promotori proprio il Touring Club Italiano. Non si tratta infatti solamente di una nostalgica escursione nel passato, tra sbuffi di vapore e automotrici d’epoca. Pezzi da museo che peraltro sono i protagonisti di alcuni tra gli 82 appuntamenti in cartellone, dal Piemonte alla Sicilia.

La Giornata delle ferrovie dimenticate è prima di tutto l’occasione per mettere l’accento sulla “mobilità dolce”, un modello di turismo attento al paesaggio e all’ambiente – a piedi, in bicicletta o a cavallo – che il Touring ha scelto di promuovere già da vari anni. E che trova in questa manifestazione la sede ideale: le linee dismesse e i binari abbandonati hanno grandi potenzialità turistiche. Il patrimonio ferroviario “minore” potrebbe essere il punto di partenza di un riuso in chiave ciclo-pedonale.

In tutto il Paese esistono ancora piccole ferrovie che potrebbero trovare una loro funzione quali veicoli di un turismo a contenuto impatto sull’ambiente, vicino alle realtà locali e ai territori meno noti. Così come esiste un patrimonio di impianti (stazioni, ponti e gallerie, non solo massicciate) che meritano rispetto sia per il ruolo che hanno svolto sia per gli studi “tecnici” da cui sono nati; un patrimonio che ha avuto comunque una parte importante nella nostra storia e non deve andare perduto.

L’invito del Touring, quindi, è prima di tutto di sfogliare l’elenco degli appuntamenti sul sito della Giornata (www.ferroviedimenticate.it): è praticamente impossibile tra gite escursioni a piedi, passeggiate in bicicletta, incontri, mostre e convegni non trovare un evento interessante e alla portata di una gita domenicale. Alcuni eventi (se non forse tutti) meritano una trasferta più lunga.

È il caso di “150+1, viaggio a vapore lungo l’Adriatico” che prevede di percorrere la tratta Rimini-Ancona con un convoglio straordinario per studiare la nascita delle località turistiche adriatiche e visitare gli impianti portuali di Ancona; nel corso del viaggio sarà possibile consumare il celebre "cestino Casali" rievocazione dei pranzi in treno proposti dai buffet delle stazioni. Lo spunto ideale per un finesettimana fuori stagione nella località romagnola, dove chi volesse restare in tema può scegliere di alloggiare (magari con un offerta last minute) nello storico Grand Hotel (parco Federico Fellini, tel. 0541.56000; www.grandhotelrimini.com) di felliniana memoria, tra i cinque stelle più affascinanti della Penisola. Oppure presso un più abbordabile tre stelle quale l’Hotel Baltic (viale Pascoli 121, tel. 0541.381508; www.baltic.it), pluripremiato da tutte le guide online. Senza dimenticare l’esperienza di una cena presso La Brasserie (via Lagomaggio 136, tel: 0541.384505; www.brasserierimini.it), il ristopub più noto della riviera.

Altrettanto affascinante la proposta dell’escursione in bicicletta lungo il tracciato della linea dismessa Gioia del Colle – Palagiano, in Puglia. Da completare, magari, con qualche escursione tra i paesaggi della Murgia gioiese. Tra le proposte d’alloggio, la più originale è quella del b&b Ciacco, di fatto un “albergo diffuso” nel centro della cittadina (via Carlo III di Borbone 2, tel. 080.3431116 e 393.4710616; www.ciacco-bedandbreakfast.it); da non perdere le specialità dell’Osteria del Borgo antico, sempre in centro, ricavata in una vecchia stalla (via Cavour 89, tel. 080.34308379).