Essere l’unico giornalista italiano a un meeting internazionale con quasi 200 operatori del mondo del turismo è qualcosa che ti riempie di orgoglio. E ti ricorda l’importanza e il prestigio dell’associazione.
E’ la prima riflessione che faccio appena atterrato a Milano Malpensa, di ritorno da un viaggio in Austria, tra Tirolo, Salisburghese e Carinzia, nel Parco nazionale degli Alti Tauri, la più vasta area protetta del Paese.
L’evento centrale della manifestazione è stato il meeting di lunedì 29 giugno: 4 ore di confronto e incontro fra operatori del settore, giornalisti di viaggio e promotori del mondo del turismo provenienti da 28 nazioni diverse. E si è trattato davvero di un momento di confronto e incontro, in cui, divisi in gruppi da 5/6 persone, ognuno ha avuto modo di raccontare le proprie esperienze e di confrontarsi con culture e visioni molto lontane. Parlare con un giornalista spagnolo che scrive di montagna, con una tour operator coreana specializzata in food, e poi con colleghi statunitensi, ungheresi, svedesi ti permette di scoprire modi di valutare una destinazione turistica che nemmeno immaginavi. Il macrotema era Natura reloaded e aldilà del titolo-slogan, si trattava di focalizzarsi su quanto e come una vacanza nella natura, attiva e sportiva, possa essere rigenerante mentalmente. Un antistress benefico, oltre che un toccasana per i nostri polmoni.
A corollario dell’evento ci sono state numerose opportunità per scoprire il territorio. Abbiamo dunque colto l’occasione per raccogliere 5 spunti per scoprire l’Austria occidentale, quella ancora più vicina all’Italia, all’insegna del turismo all’aria aperta, della natura e del wellness. Vediamoli insieme.
1. Prima colazione austriaca
Fedele alla tradizione mitteleuropea, anche l’Austria propone una prima colazione mista, dolce e salata. Abbondante ed energetica, per affrontare la giornata e le montagne. Succo di mela, pane tostato con marmellata, latte fresco, speck, uova, mirtilli… tutto all’insegna della qualità del gusto e del chilometro zero. Tranne quando, al biohotel Der Daberer di Gailtal, in Carinzia, ci propongono in degustazione mozzarella di bufala italiana con olio d’oliva del Garda, e poi fragole (austriache) con aceto balsamico di Modena: non saremo certo noi, italiani, a criticarli. Anzi.
2. Sul ghiacciaio
Pronti via, si sale: affrontiamo il ghiacciaio più ampio della Alpi Orientali. E’ quello di Pasterze, versante carinziano del Grossglockner: 19 kmq, nonostante come quasi tutti i ghiacciai d’Europa vada sempre più restringendosi. Dal paese di Heilingenblut si sale al parcheggio panoramico: da qui parte il trenino a cremagliera che scende alle pendici del ghiacciaio. Siamo a quota 2.200/2.400 metri, e anche se la pendenza è minima ci si muove in cordata, un passo alla volta, con attenzione e prudenza. Attorno, solo neve, ghiaccio e rocce. Un paesaggio incredibile, e da non dimenticare. Così come non si devono assolutamente dimenticare gli occhiali da sole e una crema protettiva.
3. Montagne d’acqua
L’Austria non è solo verde e montagne: è anche terra d’acque. La sola Carinzia, per esempi, ha oltre 40 laghi balneabili: i più grandi e conosciuti si chiamano Wörthersee, Weissensee, Klopeiner See, Millstätter See,  Faaker See, Ossiacher See. E e non siete per il relax, potete anche sperimentare immersioni – presso il lago Attersee, in Alta Austria –, vela, windsurf, rafting, canoa.
I canoisti non dovrebbero perdersi il magnifico ambiente fluviale dell'alto corso della Drava. Il nuovo Drau-Kanucamp a Dellach è il campo base centrale per le escursioni in canoa. Guide esperte e qualificate vi accompagnano lungo i 66 km di fiume tra Oberdrauburg e Sachsenburg. Un paesaggio incantevole e incontaminato (non senza sforzi: negli ultimi vent’anni le aree umide della Corinzia sono state tutelate e inserite in un programma di prevenzione europeo), uno degli esempi più suggestivi di turismo attivo e slow.
4. Sulla strada dei mulini
Maria Luggau, in Carinzia, è un piccolo centro pittoresco e famoso per due ragioni: è un luogo di culto religioso per la presenza di un santuario importante e con un giardino di erbe officinali fra i più ricchi d’Austria, è perché il paese, fortemente legato alla tradizione contadina, ospita la Mühlenweg ovvero "strada dei mulini". In tutta la valle in passato si potevano contare oltre cento mulini ad acqua, e i contadini li utilizzavano per macinare il grano, ma non solo.
Oggi la Mühlenweg è un percorso aperto ai visitatori, lungo circa un chilomtero e in salita, che costeggia un ruscello. Lungo il sentiero che sale accanto al santuario si possono visitare i cinque mulini ad acqua perfettamente funzionanti, e assaggiare biscotti fatti con la farina macinata a energia idraulica, come secoli fa.
5. Un gioiello di biodesign
Modernità e bioarchitettura si sposano perfettamente a Kals, nel Tirolo Orientale, dove a 1350 metri di altitudine sorge il Gradonna Mountain resort, probabilmente uno dei più begli hotel di tutto l’arco alpino. Un 4 stelle superiori, realizzato quasi totalmente in legno e pietra per minimizzare l’impatto visivo della gigantesca struttura sul fianco della montagna che domina il piccolo centro di Kals am Grossglockner. Enorme l’area benessere (3.ooo mq), con saune, bagni turchi, una piscina coperta, una scoperta e un gioiellino, la piscina bionaturale, un laghetto di 700 mq, riscaldato ad energia solare. Il complesso è dotato di bar, ristorante, lounge dei sigari, cantina dei vini; affaincano  il corpo centrale 41 esclusivi chalet. Nelle camere, l’uso del legno di cembro regala profumi naturali sorprendentemente emozionanti; Tutte hanno una propria area relax con vista, balcone o terrazzo.
E i prezzi tutto sommato non sono così proibitivi: camera doppia da 204 euro, suite da 230.
 
+1. Nel parco nazionale degli alti Tauri
Può sembrare un controsenso, indicare un museo - seppur naturalistico- fra itinerari all’aria aperta. Eppure la sede del parco nazionale degli Alti Tauri a Mittersill (info: www.nationalparkzentrum.at) è una tappa irrinunciabile per gli amanti della natura. Non solo per la spettacolare architettura esterna, tutta in legno, vetro e roccia, all’insegna della bioarchitettura, e per i diorami esposto all’interno che propongono autentici spaccati di vita su queste montagne.
Ci sono due luoghi del museo unici e che da soli valgono la visita. La pausa relax sdraiati nell’erba, fra le mucche, immersi nei rumori e nei profumi - veri! - di un prato alpino; e la sala 360°, dove  un megaschermo panoramico largo 50 metri trasmette, appunto a 360° gradi, suggestive e spettacolari immagini del parco. Assolutamente emozionante.
Per saperne di più, Austria Turismo
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