I turisti scorrono (più spesso sostano accodati) lungo la tortuosa strada che unisce La Spezia al promontorio di Portovenere e al celebre braccio di mare che la separa dall’isola di Palmaria. C’è però un tratto della costa affacciata sull’incantevole golfo dei Poeti – celebrato da Shelley, Petrarca e Montale – che svela, dietro lo schermo di una tra le tante strutture della Marina Militare, una storia ben più antica e interessante. È l’area archeologica del Varignano Vecchio, dove sabato 24 settembre, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, alle ore 11 sarà possibile la visita guidata del sito nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione.

Circondato da uliveti, a pochi minuti di cammino dall’insenatura di Le Grazie, nonostante interventi di ampliamento dell’arsenale militare susseguitisi fino a pochi decenni orsono, il seno del Varignano custodisce i resti di una villa rustica romana del 80-50 a.C., poi ristrutturata nel II sec. d.C.. Completa di darsena, terme e frantoio, è ancora in corso di scavo e di studio ma già si possono apprezzare ingenti resti, tra cui spiccano le cisterne sotterranee, alcuni preziosi mosaici “a canestro” e l’area per la lavorazione delle olive col torchio per la spremitura (torcolarium) e la cella olearia con le giare fittili. Testimonianze che da tempo attirano l’attenzione dei turisti più preparati; la visita dell’area del Varignano Vecchio è sempre possibile su appuntamento e alle 17.30 di ogni giorno, contattando lo 0187.790307.

Da Varignano Vecchio, poi, mezz’ora di passeggiata pedonale tra gli ulivi e i giardini sul fianco del promontorio permette di raggiungere Portovenere senza lo stress del traffico: da non perdere le facciate multicolori lungo calata Doria, proprio di fronte a Palmaria, e la salita alla collegiata di S. Lorenzo, la cui fondazione risale al 1116.

L’estensione d’obbligo del finesettimana è per gli scavi archeologici di Luni, in comune di Ortonovo (Sp), che hanno riportato alla luce una delle colonie romane, fondata nel 177, più interessanti della Liguria, tra cui spiccano i resti di un anfiteatro del II sec. d.C. che poteva ospitare settemila spettatori. E domenica 25 alle 18, sempre nell’ambito delle Giornate europee del Patrimonio, proprio nell’anfiteatro di Luni si svolgerà una rappresentazione di Edipo re di Sofocle.

Per mettersi al riparo dallo stress da ingorgo, meglio lasciare le auto nel parcheggio della stazione centrale di La Spezia fresco di inaugurazione e puntare sui bus (Atc La Spezia, trasporto urbano e gestione parcheggi. Info, tel. 0187.1875303) o, in alternativa i battelli (Navigazione Golfo dei poeti, La Spezia; per Portovenere imbarco passeggiata Morin ore 9.15, 10 e 11.15; tel. 0187.732987).

Per una sosta gastronomica con buon rapporto prezzo-qualità, da non perdere a Portovenere Il Timone “Liguria da gustare” (via dell’Olivo 27, tel. 0187.1866292). per alloggiare, molto noto per l’accoglienza cortese a due passi dal centro e dal porticciolo è l’hotel tre stelle Belvedere, via Garibaldi 26, tel. 0187.790608; chi preferisce alloggiare a Palmaria, invece, trova rifugio (sempre che ci sia posto!) nel b&b La Casa del Pescatore (loc. Secco; tel. 0187.791199): tre matrimoniali e vista mozzafiato sul promontorio e sulla chiesa di S. Pietro.