La Linea Gotica è la linea difensiva organizzata dai tedeschi lungo l’Appennino, dalla costa del Tirreno fino all’Adriatico, per frenare l’avanzata degli alleati al termine della Seconda guerra mondiale.

Saliva da Sarzana, a cavallo fra le odierne province di La Spezia e Massa Carrara,  lungo le Alpi Apuane e la Garfagnana, seguendo i crinali dell’Appennino emiliano e toscano fino al Montefeltro e a Pesaro.
Oggi vi proponiamo un itinerario di trekking in uno dei luoghi più importanti della Linea Gotica: l’anello di Sant’Anna di Stazzema (Lucca), noto anche come il Sentiero della Pace.

LA STORIA
Il 12 agosto del 1944 Sant’Anna di Stazzema fu teatro di una strage spaventosa: duecento o trecento militari tedeschi delle SS, quasi tutti giovanissimi, uccisero con straordinaria efferatezza 560 tra uomini, donne e bambini, in buona parte sfollati dai vicini centri della Versilia. L’eccidio, tra i più atroci di un periodo che pure vide un catalogo infinito di crudeltà, faceva parte della politica di terra bruciata voluta dai nazisti per isolare i combattenti della Resistenza. L’elenco delle vittime include centinaia di bambini: una di loro, Anna Pardini, aveva solo venti giorni. L’eccidio di Sant’Anna è ricordato da libri, canzoni e film, nonché da un museo, realizzato a poche decine di metri dalla chiesa, che merita senz’altro una visita. L’ossario che accoglie i resti delle vittime, eretto sul crinale che separa le case e la chiesa dai pendii che scendono verso la pianura, è uno straordinario belvedere in direzione della costa versiliese e del Tirreno. Da qualunque parte si guardi, i boschi, le vecchie case in pietra, i panorami e le rocce rendono Sant’Anna un luogo di armonia e di bellezza.

Nel 2000 la conca di Sant’Anna, con i suoi edifici, è stata proclamata Parco nazionale della Pace. Dal 2012 una rete di percorsi segnati, i Sentieri della Pace, consente di esplorare la conca, le sue vette e i suoi boschi, e di affacciarsi verso magnifici panorami. Lungo questi percorsi, oppure seguendo i sentieri CAI della zona, è possibile salire a piedi a Sant’Anna partendo da Farnocchia, da Valdicastello e da altri piccoli centri della zona. Muoversi a piedi, esplorando con calma, passo dopo passo, consente di immergersi nella natura e nella storia.
Il 24 marzo 2013, a 69 anni dalla strage, Giorgio Napolitano e Joachim Gauck, presidenti della Repubblica italiana e della Repubblica Federale di Germania, si sono incontrati a Sant’Anna per rendere omaggio alle vittime innocenti della strage. «Nel rendere omaggio alle vittime inermi ci incontriamo, fratelli tra fratelli, cittadini dell’Europa unita, alfieri dei principi di pace, democrazia libertà e giustizia», recita la targa che ricorda la loro visita.

L’ITINERARIO
Il minuscolo centro di Sant’Anna di Stazzema (662 m) si raggiunge da Camaiore, da Pietrasanta o dal casello di Viareggio-Camaiore della A12 Genova-Rosignano. Si posteggia accanto alla chiesa e al museo, che meritano una visita attenta. I cartelli che indicano i Sentieri della Pace si trovano accanto al piazzale.
Per una lunga gradinata, affiancata da una Via Crucis, si sale al crinale dell’ossario, dal quale il panorama si apre verso la pianura e la costa della Versilia. Si prosegue per una stradina asfaltata a mezza costa, la si lascia a un tornante e si prende a sinistra un sentiero (segnavia arancione) che scavalca un crinale, scende su terreno roccioso e risale a un’altra strada.
In alto a destra si trova la cappella della Focetta. Si va invece a sinistra (segnavia blu e rossi), in discesa e poi a mezza costa, toccando i minuscoli insediamenti minerari di Argentiera di Sopra, Moriconi e Argentiera di Sotto e risalendo al bivio di Colle Zuffoni (760 m; 0.45 ore), dove ci si innesta sul sentiero CAI che sale da Capezzano Monte.
Si riparte a destra sul sentiero (segnaletica CAI 3, blu e rossa, dei Sentieri della Pace) che taglia ai piedi di monte Ornato e poi sale obliquamente nel bosco fino alle Case di Monte Rocca, dove il panorama torna ad aprirsi verso Sant’Anna.
Il sentiero prosegue traversando nel bosco, passa a poca distanza dalla cima del monte Rocca, poi raggiunge un crinale panoramico e scende alla Foce di Compito (800 m; 1 ora), dove arriva un sentiero da Farnecchia, e da dove si può salire verso la cima del monte Lieto. Si piega invece a destra, lasciando i segnavia del CAI e tornando sul versante di Sant’Anna. Il sentiero (segnavia blu e rosso dei Sentieri della Pace) si abbassa a mezza costa, passa a monte delle case di Bambini e sbuca su una stradina nei pressi di Vaccareccia. Sull’asfalto, in discesa, si passa accanto a un ostello e si torna quindi al punto di partenza (0.30 ore).

INFO PRATICHE

Difficoltà: semplice (E)
Dislivello: 250 m
Tempo: 2.15 h
Lunghezza: 5,6 km
Periodo consigliato: tutto l’anno, escluse le giornate più fredde
Per informazioni: Museo di Sant’Anna di Stazzema, Tel. 0577.772025; www.santannadistazzema.org

UNA LUNGA CICATRICE NASCOSTA
L’itinerario che avete letto (il 5 nel quadro d’unione) è tratto da “I Sentieri della Linea Gotica”, in libreria da pochi giorni per la collana Tci “Guide e taccuini di viaggio”. Col termine Linea Gotica si indica la linea difensiva istituita dai tedeschi nel 1944 per rallentare la marcia di liberazione dell’esercito alleato. La linea si estendeva dalla costa tirrenica a quella Adriatica, seguendo un fronte di oltre 300 km che partiva dalle Alpi Apuane e le colline della Garfagnana, attraversava i monti dell'Appennino modenese, l'Appennino bolognese, l'alta valle dell'Arno, quella del Tevere per finire sul versante adriatico negli approntamenti difensivi tra Rimini e Pesaro.

Tra l’autunno del 1944 e la primavera del 1945 questo fronte fu testimone di frequenti scontri, quasi tutti sanguinosi e poco noti. Mentre sulle Alpi, in particolare nel Carso, le postazioni di guerra e le tracce del conflitto sono visibili ancora oggi e hanno segnato in modo permanente il paesaggio, sulla Linea Gotica la natura ha in gran parte riassorbito le cicatrici della guerra. Oggi solo pochi bunker, trincee, muretti e qualche raro tunnel testimoniano quei tragici mesi, assieme a centinaia di frazioni e case isolate distrutte, chiese centri storici bombardati e a cimiteri dove riposano ufficiali e soldati. Luoghi dove la natura è tornata protagonista.

Oggi con “I sentieri della Linea Gotica” il Tci vuole assolvere a un duplice intento, ricordare luoghi e scenari importanti della Seconda Guerra, ingiustificatamente dimenticati da molti, ma soprattutto suggerire itinerari di trekking sull’Appennino, attraverso montagne bellissime ma ancora poco frequentate. Gli itinerari proposti sono 20, dalla foce del fiume Magra, in Liguria, fino alla costa adriatica, dal Delta del Po a Nord fino a Pesaro, a Sud; 20 tappe di diversa lunghezza e difficoltà, corredate di altimetria, percorribili volendo anche in auto.
Alle descrizioni dei percorsi si affiancano fotografie e tracciati altimetrici, mentre nella seconda parte della guida il taccuino, 90 pagine bianche, è uno spazio libero per annotazioni, riflessioni, appunti ed esperienze di viaggio. La sezione introduttiva, inoltre, fornisce un breve compendio dei musei storici lungo la Linea Gotica.

I Sentieri della Linea Gotica” ha 192 pagine e costa 14,90 euro; sconto 20% soci Tci. Acquistalo su touringclubstore.com.

Nella stessa collana Touring editore ha pubblicato “I Sentieri della Grande Guerra”, 25 percorsi escursionistici sulle Alpi nordorientali, nei luoghi che furono teatro della prima Guerra mondiale; (leggi qui l'escursione sulle Dolomiti oppure quella in val di Ledro, nel Garda Trentino);  “La Via di Francesco”, 30 itinerari di diversa lunghezza e difficoltà sulle orme del Santo di Assisi dal monastero della Verna, in Toscana, a Roma (leggi qui la tappa da Assisi a Foligno, in Umbria oppure la tappa nel Reatino all'abbazia di Farfa); “Il Cammino di Santiago”, 32 tappe lungo la più importante via di pellegrinaggio spagnola, da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago de Compostela.