L’umanità non ha passaporto. Sono sette i chilometri che separano Solferino da Castiglione delle Stiviere (Mn). E, il 24 giugno 1859, proprio a Solferino si svolse una delle più sanguinose battaglie che l’Europa abbia mai visto: oltre 40mila uomini restarono sul campo, abbandonati a se stessi, senza neppure distinguere tra morti e feriti. Uno spettacolo terribile, che sconvolse Henry Dunant, filantropo svizzero ospite a Castiglione delle Stiviere nella speranza di un colloquio con Napoleone III.

Impressionato, Dunant organizzò la buona volontà degli abitanti del paese, capitanati dal parroco, trasformando il duomo e vari palazzi in improvvisati ospedali da campo dove i feriti furono assistiti senza badare alla loro nazionalità. A Castiglione, si materializzarono per la prima volta quegli ideali umanitari che hanno accompagnato la crescita dell’Italia unita e, fatto ancora più importante, condussero nel 1863 alla nascita a Ginevra del primo embrione della Croce Rossa Internazionale.
La terza tappa della Penisola del tesoro, condurrà il 3 aprile alla visita del Museo internazionale della Croce Rossa, allestito nel settecentesco palazzo Longhi e ricco di documenti e cimeli sulla storia di questa istituzione. Il Museo consente di comprendere il contesto storico in cui nacquero gli ideali umanitari che portarono, alla nascita del Movimento della Croce Rossa, di comprendere le tragiche conseguenze delle ferite di guerra in un’epoca che riservava le cure mediche ai soli graduati del proprio esercito, senza medicinali antibiotici, di osservare l’evolversi degli ausili e dei mezzi di soccorso. Affronta inoltre l’evoluzione del Movimento fino agli impegni moderni di protezione civile e le circostanze della nascita del Museo stesso, con il fortunoso ritorno dalla Russia (nel 1959) dell’ultimo reduce italiano del secondo conflitto mondiale, Enzo Boletti.

Il percorso della visita toccherà inoltre alcuni monumenti ed edifici significativi di questa pagina della storia di Castiglione, quali il Famedio, il monumento alle donne eroiche, edifici che furono adibiti ad ospedali e l’antico palazzo Bondoni Pastorio, oggi casa museo con le memorie della vicenda risorgimentale cittadina.

La visita termina al Museo Aloisiano, dedicato a S. Luigi Gonzaga, che raccoglie cimeli e preziose opere d'arte e artigianato appartenuti alla famiglia del Santo, nato a Castiglione tra le mura del Castello. Il Museo potrà esser visitato individualmente nell'arco della giornata, o con visite guidate ad orari prestabiliti. Luigi Gonzaga, morto a Roma a 23 anni avendo scelto di rinunciare ai beni di famiglia e dedicarsi ai malati di peste abbandonati per le strade, può essere considerato un primo propugnatore degli ideali successivamente raccolti da Dunant e dai cittadini castiglionesi.

La giornata si completa, alle ore 11.45, con il saluto e benvenuto delle autorità cittadine e TCI, con la presenza, in piazza Dallò, di stand dei produttori di tipicità dell'alto mantovano, con possibilità di acquisto e degustazione.

Infine, sarà possibile visitare individualmente la mostra Territorio e paesaggio dell’alto Mantovano dalla caduta del Principato all’Unità d’Italia che verrà inaugurata a Palazzo Menghini proprio in occasione della tappa di Penisola del tesoro.

Scarica il programma completo della tappa, con le tariffe delle strutture ricettive e dei ristoranti convenzionati per i soci TCI.

INFO PRATICHE

    Luogo di ritrovo: piazza Ugo Dallò
    Orario di ritrovo: dalle ore 9.00, previa prenotazione

Come arrivare:
Dall’autostrada A4 (Milano-Venezia), uscita Desenzano, seguire le indicazioni per Castiglione:
imboccare prima la SP BS567 e alla rotonda, prendere la 5° uscita (via Mantova), quindi la SP83 girando a destra dopo 2km in via Porta Lago, per parcheggiare l’auto a piazzale Olimpo (via Chiassi).
Di qui, proseguendo a piedi per via Chiassi, si giunge in un paio di minuti in piazza Dallò.