Domina con la propria mole e le austere forme rinascimentali – e soprattutto la splendida facciata bianca in pietra d’Istria – il piccolo e irregolare campo-crocevia. Di antica formazione, ricostruita nel 1105, la chiesa (S. Giuliano) deve le forme attuali al Sansovino (1553-55). Nell’unica navata interna, del Veronese è la pala (Pietà, 1584) sul 1° altare destro, mentre a Palma il Giovane, veneziano iniziato ai modi romani, si devono la Gloria di S. Giuliano (soffitto ligneo), l’Assunta (2° altare destro), i Ss. Giovanni evangelista, Giuseppe e Antonio (cappella a destra della maggiore), la Risurrezione (estradosso della cappella a sinistra della maggiore).