La chiesa, intitolata a S. Maria del Rosario, venne costruita nel 1724-36 per i Domenicani grazie alle offerte delle Arti e delle Confraternite, dunque all’impegno economico di tutta la città. Vi lavorarono alcuni tra i maggiori artisti del Settecento veneziano: architetto fu Giorgio Massari, che all’esterno reinterpretò felicemente motivi compositivi palladiani e all’interno inventò, dietro l’altar maggiore, un luminosissimo vano absidale a pianta ellissoidale; Giovanni Maria Morlaiter scolpì statue, bassorilievi e altari che scandiscono le pareti quasi in una sua personale galleria; del Tiepolo sono gli affreschi al soffitto sul tema della festa del Rosario e della gloria di San Domenico (altri suoi dipinti al 1° altare destro e nel presbiterio), del Piazzetta la luminosa tela dei Ss. Vincenzo Ferreri, Giacinto e Lodovico Bertrando (3° altare destro). Al 3° altare sinistro, ‘fuori secolo’, è una Crocifissione del Tintoretto (circa 1526). Alla chiesa si affianca l’ex monastero dei Gesuati, composto da una parte rinascimentale e una settecentesca. Accanto è la raffinata, piccola facciata di S. Maria della Visitazione (1493-1524), variamente attribuita a Mauro Codussi e a Tullio Lombardo.