La villa di cui Francesco I de’ Medici aveva affidato la costruzione al Buontalenti non c’è più dal 1819: passata nel ’700 ai Lorena, poi caduta in abbandono, fu demolita quell’anno nel contesto della realizzazione del giardino all’inglese, curata da Joseph Fritsch per il granduca Ferdinando III.<br>Nel 1872 il principe russo Paolo Demidoff fece ristrutturare l’edificio superstite della “paggeria”. Dal 1981 il complesso appartiene alla Provincia di Firenze, ed è a uso pubblico.<br>Molti sentieri si allungano nel grande parco, tra alberi secolari, grotte artificiali e giochi d’acqua. Dell’impianto del Buontalenti restano la Grotta di Cupido e la Cappella esagonale. La statua del Mugnone e la scenografica fontana colossale dell’Appennino sono del Giambologna.